#IoAccolgo. Presentazione a Bergamo
Lunedì 4 novembre presso la sede di Caritas Bergamasca verrà presentata la campagna #IoAccolgo, promossa a livello nazionale da oltre 40 organizzazioni della società civile.
Un’iniziativa che intende dare una risposta forte e unitaria alle politiche sempre più restrittive adottate, negli scorsi mesi, dal Governo e dal Parlamento italiani nei confronti di richiedenti asilo e più in generale delle persone migranti, producendo conseguenze negative sull’intera società italiana.
Tra gli obiettivi della campagna c’è anche il riconoscimento della cittadinanza italiana ai bambini che nascono e crescono in Italia, affinché possano partecipare pienamente alla vita politica, economica e sociale e sentirsi appartenenti a pieno titolo a questo Paese.
Invitiamo tutti i cittadini ad aderire alla campagna, firmando l’appello sul sito www.ioaccolgo.it.
A livello locale la campagna è promossa da: Acli Bergamo, Arci Bergamo, Caritas Bergamasca, Cgil Bergamo, Cisl Bergamo, Uil Bergamo, Confcooperative Bergamo, Coordinamento Provinciale Bergamasco Enti Locali per la Pace, Radicali Bergamo.
L’appello della campagna
È stato presentato a Roma l’appello di #IoAccolgo, la campagna promossa da diverse organizzazioni della società civile, enti e sindacati volta a dare una risposta forte e unitaria sulle politiche relative all’immigrazione.
A partire dal mutato assetto politico nazionale, l’appello pertanto chiede al Governo e al Parlamento di abrogare i Decreti Sicurezza e gli accordi con la Libia perché violano la nostra Costituzione e le Convenzioni internazionali, producono conseguenze negative sull’intera società italiana e ledono la nostra stessa umanità.
In breve le proposte presentate:
• Reintrodurre il permesso di soggiorno per motivi umanitari e la residenza anagrafica per i richiedenti asilo
Senza documenti i migranti sono condannati all’esclusione e allo sfruttamento, con conseguente aumento della marginalità e del disagio sociale.
• Riaprire l’accesso dei richiedenti asilo al sistema di accoglienza integrata e diffusa gestito dai Comuni
Questo sistema (ex-SPRAR) prevede percorsi di formazione e inserimento lavorativo che permettono una positiva inclusione nella società italiana.
• Mai più morti in mare e persone lasciate per settimane sulle navi
Chi rischia la vita in mare deve essere soccorso e fatto sbarcare al più presto in un porto sicuro. E chi soccorre non può essere criminalizzato.
• Stop ai respingimenti in Libia
Annullare gli accordi Italia-Libia, sulla base dei quali i migranti vengono intercettati in mare e riportati in Libia, dove vengono rinchiusi nei centri di detenzione, in condizioni disumane e sottoposti a violenze e torture.