Internet e diritti in Europa
“I diritti dei cittadini europei in internet: luci e ombre” è il titolo dell’incontro che Giovanna De Minico terrà il 28 febbraio alle ore 16.30 nell’Aula Magna dell’istituto Ghisleri di via Palestro 35 a Cremona.
L’appuntamento è organizzato dall’Associazione 25 aprile Proteo Fare Sapere con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico per la Lombardia, col patrocinio e la collaborazione di Comune e Provincia di Cremona, Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona, Cultura Partecipata, in collaborazione con Archivio di Stato di Cremona con l’adesione di Anpi, Anpc, Associazione Nazionale Divisione Acqui Cremona, col contributo di Auser Unipop Cremona.
Giovanna De Minico, è professoressa ordinaria di Diritto costituzionale all’Università Federico II di Napoli, è direttore del Centro “Ermes” (www.ermes.unina.it). Autrice di quattro monografie sulle autorità indipendenti, processi regolatori, libertà fondamentali e Internet e terrorismo e costituzione, ma anche di saggi in riviste straniere.
Internet. Regola e anarchia. Quale è la regolazione giusta per Internet? Autoritativa o spontanea? Omogenea o differenziata territorialmente? Restrittiva o a maglie larghe? Per rispondere, la Relatrice adotta un criterio duplice: metodo pragmatico e definizione dell’obiettivo. Il primo, un approccio dal basso in alto, consente di disegnare regole rispettose delle tipicità di Internet. Il secondo, come criterio finalistico, presuppone risolta l’alternativa tra una rete orientata a vantaggio di tutti o solo di taluni.
Se Internet deve essere – oltre che uno spazio aterritoriale espansivo delle libertà individuali – anche un’occasione per equiordinare situazioni soggettive e territori che pari non sono, allora non andrà affidata all’autoregolazione incontrollata. Perché quest’ultima fletterà inevitabilmente il baricentro regolatorio a vantaggio dei poteri privati – imprese di comunicazione, fornitori di contenuti e operatori dominanti – compromettendo coesione sociale e riequilibrio territoriale. La Relatrice proporrà una prospettiva diversa: imperativa nell’assegnare alla self-regulation gli obiettivi dell’uguaglianza sostanziale e della espansione massima delle libertà individuali, spontanea nelle modalità attuative dei fini. Il tentativo è tenere insieme equità e libertà nel rispetto, ove possibile, delle diversità culturali dei netizens, cittadini nel mondo virtuale di un paese che non conosce confini.