Amici di Emmaus lancia un appello: “Aiutateci, rischiamo di chiudere”
Riceviamo e pubblichiamo l’appello dell’associazione Amici di Emmaus di Piadena Drizzona, firmato dal presidente Massimo Bondioli.
La nostra Associazione di volontariato, aderente al Movimento Internazionale Emmaus fondato dall’Abbé Pierre, è attiva da 26 anni nel territorio cremonese e non solo e da quasi 20 accoglie nella propria Comunità di Canove de’ Biazzi, nel Comune di Torre de’ Picenardi, persone con difficoltà di tipo economico, sociale e umano. Sono più di un centinaio le persone accolte in questi anni senza chiedere rette o altri tipi di contributo. Un impegno che ha consentito alla collettività un ingente risparmio di risorse, ma ha anche permesso di contribuire al finanziamento di azioni di solidarietà a livello locale, nazionale e internazionale.
Ciò è stato possibile perché nelle Comunità Emmaus i poveri escono dal circuito assistenziale e si mantengono attraverso la raccolta a domicilio di materiale usato che viene rivenduto nei nostri mercatini solidali e sociali, che rappresentano di fatto l’unica fonte di autofinanziamento, e che garantiscono a molte persone in difficoltà economica di poter accedere con una spesa minima all’acquisto di mobili, vestiti e oggetti vari. Inoltre, non va dimenticato che la nostra attività contribuisce a ridurre lo spreco e l’impatto ambientale generati dalla società dei consumi.
Ora, la chiusura dei nostri mercatini solidali di Piadena, Canove de’ Biazzi e del Centro del Riuso di Cremona, determinata dall’epidemia in atto, rischia di porre fine a tutto questo.
La disponibilità economica dell’Associazione ci consente un’autonomia di pochissime settimane dopo di che saremo costretti a chiudere la Comunità, un luogo che ha permesso e permette a persone fragili e in difficoltà di ritrovare speranza e dignità, di ricominciare una nuova vita, lontano dalla strada e dalla miseria.
Se la Comunità chiudesse, che ne sarebbe delle 12 persone attualmente accolte? Chi se ne farebbe carico?
Quello che stiamo vivendo è un momento drammatico per tanti. Ma come sempre, nelle situazioni più difficili chi rischia di pagare il prezzo più alto sono gli ultimi, gli emarginati, coloro che non hanno nulla a cui aggrapparsi se non la solidarietà degli altri.
Non lo abbiamo mai fatto in tanti anni, ma oggi non sappiamo come potremo andare avanti, ed è per questo che rivolgiamo un appello a tutti quanti hanno avuto modo di usufruire del nostro servizio di raccolta, a quanti hanno visitato i nostri mercatini, a coloro che hanno apprezzato le nostre lotte a sostegno delle persone più fragili, il nostro rigore morale, la nostra autonomia e indipendenza: abbiamo bisogno di voi, del vostro aiuto economico.
Analogo appello rivolgiamo a organismi pubblici e privati, ad aziende, a Enti e Fondazioni.
Chiediamo innanzitutto un sostegno economico, ma è gradito anche un aiuto in beni alimentari per le 12 persone attualmente accolte in Comunità.
Non lasciateci soli.
Al contempo, ci rivolgiamo al Governo e alle istituzioni politiche e amministrative, ai parlamentari nazionali e ai consiglieri regionali della nostra zona perché mettano in campo agevolazioni e azioni di sostegno economico alla nostra realtà e alle molte altre del Terzo Settore, che rappresentano una parte importante ed essenziale del sistema sociale italiano, senza il cui impegno migliaia di persone rischiano di ripiombare nella miseria e in situazioni di grave disagio.
Da parte nostra ci impegniamo a restituire, in termini di accoglienza e di solidarietà, e in modo che nessuno possa essere lasciato indietro, tutto ciò che ci sarà donato. Una volta finita l’emergenza, potremo così tornare all’autofinanziamento che ci ha sempre caratterizzato e di cui andiamo fieri.
Si può contribuire attraverso una donazione sul conto corrente bancario di Banca Etica intestato a “Amici di Emmaus ODV”:
IBAN: IT02 T050 1811 2000 0000 0000 206
Causale: Contributo solidarietà coronavirus
(le erogazioni liberali sono detraibili dalla dichiarazione dei redditi nelle percentuali consentite dalla legge)