Museo del Violino sostiene Uniti per la provincia di Cremona
Anche durante la pandemia il Museo del Violino ha voluto alimentare il rapporto con il territorio, sia attraverso iniziative digitali sia aderendo alla campagna di solidarietà “Uniti per la provincia di Cremona”, promossa dalla Fondazione Arvedi Buschini e da undici associazioni di categoria a sostegno degli Ospedali del territorio.
Proprio alla Onlus è stato devoluto l’incasso (1000 Euro) della prima audizione con strumenti storici dopo la riapertura. Domenica 6 settembre, Lena Yokoyama, il violino Stradivari “Vesuvio 1727c. e Diego Maccagnola, al pianoforte, sono saliti sul palco dell’Auditorium Giovanni Arvedi per un appuntamento atteso, capace di unire arte e solidarietà.
Il recital ha dunque assunta anche una connotazione simbolica e ha comunicato un messaggio di speranza. Ha testimoniato la gratitudine e ha offerto un piccolo supporto concreto a quanti, in un momento difficile, si sono battuti in prima linea, pronti a grandi sacrifici per proteggere e curare. Allo stesso tempo ha ribadito come la cultura sia patrimonio di tutti e aiuti a confrontarsi, riconoscersi, costruire.
“Il Museo del Violino, eccellenza e patrimonio mondiale, – spiega Paolo Mirko Signoroni, presidente della Provincia di Cremona e di Uniti per Cremona ONLUS – si è contraddistinto sin dall’inizio della pandemia, promuovendo iniziative culturali attraverso processi digitali, che hanno raggiunto un pubblico ancor più vasto, diffondendo non solo l’arte del “saper fare liutario”, ma anche la conoscenza dei “gioielli” che custodisce, unici al mondo, dalla collezione di strumenti ad arco ai documenti del maestro Stradivari.
Il Museo del Violino tuttavia è andato oltre: ha saputo coniugare solidarietà ed arte, musica ad attenzione al prossimo ed ha voluto così donare all’Associazione Uniti per Cremona, che ho l’onore di presiedere, l’incasso della prima audizione con strumenti storici dopo la riapertura.
Un segno tangibile, dunque, che si è unito a quello di tanti cittadini generosi e che ha permesso all’Associazione di accendere un faro nelle tante ombre di questa tragedia, che ha colpito pesantemente anche tutto il nostro Territorio.
Musica, arte e speranza per una ripresa che fatica ancora a decollare, ma che, tutti insieme, alimenteremo superando fatiche e ridando al nostro territorio ciò che merita in termini di sviluppo, di eccellenza agroalimentare, industriale, manifatturiera, culturale, musicale e dei servizi. Grazie dunque al Museo del Violino per la sua attenzione alla comunità locale”.
“La musica e la storia dell’arte liutaria che il Museo del Violino conserva e di cui promuove quotidianamente la conoscenza in tutto il mondo – osserva Gianluca Galimberti, sindaco di Cremona e presidente della Fondazione Museo del Violino – rappresentano oggi più che mai un patrimonio unico di cui andare profondamente orgogliosi.
Proprio in questi giorni in cui gli effetti della pandemia stanno ancora limitando tutti noi nello svolgimento delle proprie attività, in questa fase di cambiamento che richiede ancora tanta pazienza e rigore nell’affrontarla, attraverso l’arte dare un pur piccolo contribuito, per sostenere la campagna di solidarietà “Uniti per la provincia di Cremona” promossa dalla Fondazione Arvedi Buschini, è un segno significativo, che mi rende orgoglioso come cittadino e come membro di una comunità che fa della generosità un suo tratto distintivo”.
“La volontà di porsi al servizio del Territorio è da sempre iscritta nei codici valoriali del Museo del Violino” conclude il direttore generale Virginia Villa. “A maggior ragione lo è stato in un momento drammatico come quello vissuto la scorsa primavera, quando Uniti per Cremona ha rappresentato uno straordinario concorso civico di solidarietà.
Devolvere l’incasso dell’audizione è un piccolo gesto concreto che rinnova questo legame, ma anche un momento simbolico, poiché anche nelle difficoltà la cultura è fondamentale, cardine imprescindibile nella vita di una comunità. La presenza e le azioni del Museo del Violino traggono senso, forza e valore proprio da questa certezza, dalla possibilità di condividere esperienze che uniscano passato e futuro”.