Torna il progetto Pasturs: si cercano 60 volontari disponibili a vivere in alpeggio durante l’estate 2021
Dopo il successo delle precedenti edizioni, il progetto Pasturs giunge nel 2021 alla sua sesta edizione: pensato per rendere possibile un dialogo costruttivo e assicurare la convivenza fra i grandi predatori (orso e lupo) e le attività zootecniche sulle Orobie bergamasche, il progetto riparte in sicurezza adeguandosi alle nuove norme imposte dal Covid-19.
Cooperativa Eliante Onlus, Coldiretti Bergamo, Parco delle Orobie Bergamasche e WWF, con la collaborazione di Regione Lombardia nell’ambito dei progetti LIFE “Natura che Vale” e Life EuroLargeCarnivores, cercano 60 volontari che, dopo selezione e formazione, si traferiranno in 10 alpeggi per affiancare gli allevatori nelle loro attività quotidiane di gestione e protezione del bestiame nei mesi di giugno, luglio e agosto.
Orso e Lupo sono specie che transitano nel territorio delle Orobie bergamasche da una decina di anni e ormai sono una presenza costante sul territorio. Sono una componente preziosa della nostra storia e cultura e una parte importante degli ecosistemi in cui sono presenti: proprio per questo motivo entrambe le specie godono di una elevata tutela a livello europeo e italiano. Il progetto dimostra che un’efficace convivenza fra i grandi predatori e le attività umane è realmente possibile.
Protagonisti del progetto Pasturs, oltre ai pastori delle Orobie, sono giovani volontari maggiorenni che, adeguatamente formati, vivono per un periodo negli alpeggi con i pastori stessi, per aiutarli ad adottare misure efficaci di protezione delle greggi, quali ad esempio la sorveglianza diretta, l’utilizzo cani da guardiania educati per lo specifico compito, l’installazione di recinzioni elettrificate mobili, che permettono lo spostamento frequente del bestiame.
I volontari saranno di supporto anche ai turisti che frequentano l’area, raccontando il progetto e sensibilizzando ad un comportamento corretto nei confronti delle attività di alpeggio e dell’ambiente. Il progetto Pasturs contribuisce quindi a uno sviluppo più sostenibile del “sistema montagna” e ad incentivare forme di marketing territoriale, con attività di eco-turismo o con lo sviluppo di prodotti quali formaggi e insaccati prodotti dai pastori stessi.
Fra i tanti alpeggi coinvolti nell’edizione 2021 ci sono Alpe Vodala, Alpe Fontana Mora, Alpe Neel, Alpe Manina, Alpe Fles, Alpe Zo, Alpe Grabiasca, Alpe Venano, Alpe Bellavalle.
Per partecipare al progetto è necessario accedere al sito www.pasturs.org compilando il modulo di candidatura entro e non oltre domenica 9 maggio 2021.
“Ho un ricordo bellissimo di questa esperienza – racconta un volontario che ha già partecipato al progetto – Le giornate iniziavano al mattino presto, il recinto si trovava a un’ora di cammino dalla baita e andavamo lì due volte al giorno per fare pascolare le pecore e per controllarle. Ho anche assistito al parto gemellare di una pecora: non lo dimenticherà mai. È stato un modo coinvolgente e stimolante per conoscere il mondo della pastorizia da vicino, per andare oltre ciò che avevo appreso nei libri di scuola e per confrontarmi con le difficoltà quotidiane di chi svolge questa professione. E tra le difficoltà più sentite c’è sicuramente quella dei grandi predatori, tema chiave di Pasturs. Sono convinto, infatti, che questo progetto vada nella giusta direzione, poiché spinge volontari e allevatori al confronto per capire come meglio favorire una pacifica convivenza. Per essere d’aiuto, insomma, sia pastori che, al tempo stesso, a lupi e orsi”.