Volontariato e salute. Il contributo di trentuno realtà associative bergamasche alla revisione della Legge Regionale 23/2015
Ha preso il via il percorso di revisione della Legge Regionale n. 23/2015 sulla sanità e le associazioni bergamasche sono pronte a offrire il proprio contributo e a far sentire la propria voce. Un gruppo di trentuno realtà del Terzo Settore attive nella promozione, nella prevenzione, nella tutela, nella presa in carico e nel sostegno ai processi di cura delle persone ha, infatti, redatto un manifesto dal titolo «Volontariato e salute. Un contributo alla revisione della Legge Regionale 23/2015», presentato lunedì 26 luglio 2021 all’Assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari Opportunità di Regione Lombardia Alessandra Locatelli.
Il documento nasce da alcune delle sollecitazioni che negli ultimi sei mesi le associazioni hanno ricevuto sul tema della salute, ma anche dalla necessità di ricominciare a mettersi in rete tra realtà di volontariato intorno a temi di interesse comune dopo un lungo periodo di distanziamento.
Qui di seguito il testo completo del manifesto e l’elenco delle associazioni firmatarie.
IL MANIFESTO
VOLONTARIATO E SALUTE
Un contributo alla revisione della Legge Regionale 23/2015
La salute è un concetto complesso: è una condizione di equilibrio attivo tra l’uomo e il suo ambiente naturale, sociale e familiare. La pandemia ha messo in risalto come per rispondere ad una minaccia alla salute serva un sistema in cui i diversi attori cooperino, ma ha altresì evidenziato come l’azione del singolo e della collettività sia interconnessa e come il venir meno delle relazioni possa produrre malessere in una comunità e nei singoli. In Lombardia, in 18 mesi l’aspettativa di vita si è drammaticamente abbassata.
È necessario riaffermare un’etica della condivisione per aiutare le persone dentro le comunità a tutelare il proprio diritto alla salute.
L’esperienza del Covid-19 ha infatti mostrato con evidenza la necessità, oggi più che mai, che il Volontariato occupi una funzione nodale nelle politiche sanitarie: per la sua capacità di mettere al centro la persona e di prendersene cura, di promuovere coesione sociale dentro le comunità, di rappresentare i bisogni di ogni cittadino, di costruire opportunità per le fasce più deboli.
Per questi motivi, le Associazioni firmatarie di questo documento, tutte variamente attive nella promozione, nella prevenzione, nella tutela, nella presa in carico e nel sostegno ai processi di cura delle persone, chiedono che:
- in tutte le fasi di ideazione e pianificazione di norme che riguardino la tutela e la promozione della salute venga riconosciuto il ruolo delle Associazioni di Volontariato, in quanto portatrici di sapere unico e insostituibile;
- all’interno del percorso di ridefinizione delle politiche sanitarie lombarde che segnerà in modo determinante il benessere di milioni di cittadini per i prossimi anni, vengano assunte le seguenti tesi.
1. Volontariato e advocacy
Coerentemente con il principio di sussidiarietà sancito dalla Costituzione, il Volontariato opera come soggetto più prossimo ai cittadini, e quindi ai cittadini malati e alle loro famiglie. Esso sta loro accanto, ne coglie i bisogni e agisce in una funzione di advocacy rispetto alla voce dei pazienti e più in generale dei cittadini
Per questo, tale bagaglio di conoscenze, prezioso proprio per la sua specificità e unicità, deve poter essere reso disponibile nei luoghi della programmazione, della concertazione e dell’attuazione delle politiche sanitarie istituendo e stabilizzando spazi di raccordo e confronto con le Istituzioni Sanitarie sia regionali che provinciali.
2. Volontariato e de-ospedalizzazione della sanità
Con la pandemia si è reso evidente la non adeguatezza di un sistema che non si fa carico della persona ammalata ma solo della sua malattia e la necessità di immaginare sistemi di cura che si occupino del paziente, dal suo luogo di vita e di lavoro all’ospedale: per questo è opportuno riconsegnare al territorio, come sistema, la responsabilità della cura e della salute.
Anche su queste basi, si deve pensare al Volontariato come risorsa per una riformulazione della sanità nel territorio, valorizzandone competenze e risorse per istituire nuovi intrecci tra istanze di cura e per rendere ospedale e territorio non più ortogonali, ma profondamente e strettamente interconnessi. È cruciale per noi che sia definito in modo chiaro il ruolo del Volontariato all’interno delle Case della Salute, in una chiave di integrazione e promozione dei processi di prevenzione, presa in carico e costruzione della coesione sociale.
3. Volontariato e prevenzione
Il Volontariato ha rappresentato storicamente uno degli attori principali delle politiche di educazione alla salute e di prevenzione, attuando, con risorse proprie, campagne e azioni promozionali rivolte sia all’intera cittadinanza che a fasce specifiche di popolazione.
Senza sottovalutare il problema della sospensione degli screening di prevenzione e diagnosi precoce, della diminuzione delle prestazioni diagnostiche e strumentali e della riduzione delle visite ambulatoriali dovuta alla pandemia, in prospettiva è necessario chiarire e armonizzare le responsabilità delle diverse fasi di prevenzione (primaria, secondaria, terziaria, …) e garantire ai cittadini la conseguente continuità assistenziale, affinché prevenzione e presa in carico non restino percorsi separati e discontinui.
4. Volontariato e persone
Il Volontariato in ambito sanitario incide sulla qualità della vita di chi, per un tratto della propria biografia, è segnato dalla sofferenza: le persone hanno una storia, vivono in un contesto sociale e lavorativo, dentro il quale spesso la malattia si inserisce in modo dirompente.
Prendersi cura delle persone non può significare allora solo occuparsi dell’aspetto sanitario, ma richiede di entrare in contatto con gli affetti, le relazioni, le rappresentazioni che vengono modificati dall’esperienza della malattia: è una funzione di “umanizzazione della cura” che non solo va riconosciuta al Volontariato, ma va nominata e definita all’interno dell’impiantonormativo, favorendo la possibilità che il Volontariato la agisca all’interno dei diversi luoghi della cura immaginati dalla Riforma.
5. Volontariato e diritto alla salute
Il Volontariato affonda le sue radici nelle libertà e nelle responsabilità sancite dalla Costituzione, aspetti basati sulle relazioni, sul rispetto di ogni identità e di ogni essere umano. Anche alla luce di quanto accaduto durante i mesi più duri della pandemia, ribadiamo il nostro ruolo di perseguire uguaglianza e diritti accessibili a tutti, in particolare quello alla salute.
Pensiamo che la nostra offerta di cooperazione rappresenti un’opportunità per un nuovo sistema sanitario che sia veramente universale ed efficace nella sua azione, favorendo l’individuazione di diseguaglianze e incongruenze del sistema, così come la tutela dei soggetti più fragili e vulnerabili (anziani, malati, persone con disabilità, minori, irregolari, senza fissa dimora…).
LE ASSOCIAZIONI FIRMATARIE
ANTEAS Bergamo
Associazione Aiuto per l’Autonomia
Associazione Alzheimer Bergamo ODV
Associazione Amiche per Mano APS
Associazione Amici Traumatizzati Cranici
Associazione Chiara Simone
Associazione contro le leucemie – Progetto Emo-Casa Associazione Cuore di Donna
Associazione Cure Palliative
Associazione Disabili Bergamaschi
Associazione Federica Albergoni ONLUS
Associazione Il passo
Associazione Insieme con il Sole Dentro
Associazione Italiana Parkinsoniani Bergamo
Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica Bergamo Associazione Italiana Stomizzati Lombardia
Associazione Nazionale Lotta contro i Tumori – ANVOLT Associazione Noi Diabetici Insulinodipendenti
Associazione Oikos
Associazione Oncologica Bergamasca
Associazione per il Bambino in Ospedale Bergamo
Associazione Spazio Autismo APS
Associazione Volontari e Sostenitori dell’Hospice di Vertova ONLUS Associazione Volontari Ospedalieri Lombardia
AUSER Provinciale Bergamo
Centro di Servizio per il Volontariato di Bergamo
Coordinamento Bergamasco per l’Inclusione
Federazione Cure Palliative
Fincopp Lombardia
Lega Italiana Lotta ai Tumori Bergamo ONLUS
Società di San Vincenzo Bergamo
SOS – Solidarietà in Oncologia San Marco
Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare Bergamo