Storie di concreta solidarietà – terza puntata
Terzo appuntamento con la rubrica Storie di concreta solidarietà, testimonianze e racconti di chi l’Emporio Solidale di Comunità lo vive tutti i giorni: volontari, operatori e destinatari. Storie vuole trasmettere le asperità e la bellezza della solidarietà, affinché tutti i cittadini possano essere testimoni del valore che questa crea nella comunità.
Storie di concreta solidarietà: terza puntata
di Alessandra – Associazione Libra Onlus
“Emporio è dignità”
Incontrando i volontari di AVAL (Associazione Volontariato ACLI Lombardia), ascoltando le loro testimonianze e le motivazioni che animano il loro impegno quotidiano, si è percepita da subito una sensazione generale di serenità, collaborazione e rispetto per l’altro che restituisce il significato più vero del termine VOLONTARIATO.
Alcune parole hanno attirato in particolare l’attenzione, espresse in una atmosfera di riflessione e armonia: amore, dono, utilità, ricchezza, sorrisi, ascolto. Per i volontari AVAL sono tutti sinonimi dell’attività che prestano all’interno dell’Emporio Solidale di Comunità.
Yvana afferma con soddisfazione che dedicare il proprio tempo agli altri significa amore. Giuseppe evidenzia che ad un certo punto della sua esperienza si è chiesto che tipo di volontario volesse essere e che si è detto che voleva essere un volontario che fa anche sacrifici e che attraverso questa fatica dona qualcosa a qualcuno, senza nulla in cambio. Renato invece racconta il senso del sentirsi utile per le altre persone e per la comunità e di come queste azioni gli restituiscano stimolo e gratificazione personale. Vittorio e Corrado riflettono sull’arricchimento reciproco che deriva dal volontariato, un contesto dove il tempo non è remunerazione economica ma scambio e ascolto di persone che devono colmare anche dei bisogni diversi da quello del cibo. A Marco restano impressi i sorrisi delle persone, dei bambini che sbucano sulla porta quando il volontario arriva per consegnare il pacco. Con voce emozionata Gina racconta di come tante famiglie con bambini e anziani soli si trovino nelle condizioni di dover chiedere un aiuto e di come l’Emporio possa intervenire “toccando il cuore”, grazie ai propri volontari e alla loro disponibilità. Daniele infine ripensa a come questa esperienza ti insegni a vedere gli altri con occhi diversi, senza dimenticare che ciascuno di noi può essere ricco ma può anche diventare povero, in un veloce ribaltamento di situazioni e condizioni a cui la nostra società ci ha ormai abituato.
E’ ancora una parola che aiuta a capire in maniera profonda il senso delle azioni di queste donne e di questi uomini che hanno scelto di essere volontari, in questo caso di AVAL, ma anche di molte altre realtà associative che intervengono nel progetto dell’Emporio Solidale di Comunità. Questa parola è DIGNITA’.
Vittorio è convinto che essere volontario significhi anche trasmettere dignità alle persone. Ci si reca a casa di una famiglia, si suona il campanello e si porge il pacco con gli alimenti: questi sono i gesti del volontario ma poi entrano in gioco le relazioni, quei fili invisibili ma fortissimi che legano le persone e le fanno sentire accolte. Il volontario ascolta, cerca di dare consigli e suggerimenti, richiama al telefono per avere notizie, mostra disponibilità a colmare quella solitudine che troppo spesso circonda le persone, giovani, adulte o anziane che siano.
Le persone che si sentono ascoltate, accolte e capite riacquistano dignità e fiducia negli altri e per ritrovare questi sentimenti e queste emozioni le figure dei volontari sono perfette perché non giudicano ma tendono la mano, danno consigli senza imporsi nel rispetto pieno della persona.
Il gruppo dei volontari AVAL sprigiona armonia e positività, energia e riflessione. In alcuni racconti che hanno voluto condividere si percepisce la serenità del lavoro insieme (anche nella fatica), l’importanza dello scambio reciproco con le persone aiutate, la forza degli sguardi fieri e dignitosi di alcuni di loro pur nella grande difficoltà.
Significativa la testimonianza di Corrado che ha deciso di dedicare il venerdì al volontariato. Il venerdì è una giornata di lavoro, quella che solitamente chiude la settimana, ma per Corrado è il giorno dedicato agli altri, in cui si sente bene perché fa del bene ad altre persone e perché riceve “grazie” in risposta al suo impegno invece di denaro. Un altro bell’esempio di dignità.
Emporio Solidale di Comunità è una realtà nata dalla volontà di dodici enti del Terzo settore (ACLI Sede provinciale di Mantova aps capofila, Agesci Gruppo Mantova 7, associazione Abramo onlus, associazione Agape onlus, associazione Libra onlus, associazione Porta Giulia Hofer Odv, Aval Odv sezione provinciale di Mantova, Centro Aperto Aps, Centro di Aiuto alla Vita, Croce Rossa Italiana Comitato di Mantova, Laboje – associazione di volontariato, CSV Lombardia Sud) e del Comune di Mantova al fine di coordinare le azioni di sostegno alimentare nel capoluogo, affinché queste possano essere sempre più efficaci, efficienti, inclusive ed eque.