Storie di concreta solidarietà – settima puntata
Settimo appuntamento con la rubrica Storie di concreta solidarietà, testimonianze e racconti di chi l’Emporio Solidale di Comunità lo vive tutti i giorni: volontari, operatori e destinatari. Storie vuole trasmettere le asperità e la bellezza della solidarietà, affinché tutti i cittadini possano essere testimoni del valore che questa crea nella comunità.
Storie di concreta solidarietà: settima puntata
di Paolo – Laboje Ass. di volontariato
Sostenere e promuovere un progetto ambizioso come quello dell’Emporio Solidale di Comunità significa anche fermarsi a riflettere sul suo funzionamento, sui suoi limiti e sulle sue potenzialità. Abbiamo conversato con Graziella Bonomi, assistente sociale del Comune di Mantova, che ci ha raccontato esperienze, riscontri e impressioni, raccolte da lei e dagli altri colleghi.
Data la relazione diretta con gli utenti dell’Emporio Solidale di Comunità, quali riscontri avete potuto cogliere da parte di chi accede al servizio?
“In generale si riscontra un chiaro apprezzamento, non solo per la disponibilità dei prodotti che possono essere scelti dalle persone (utenti inviati dai servizi sociali), ma anche per la qualità del servizio: un clima di accoglienza e di disponibilità al dialogo diffuso.
C’è poi un apprezzamento espresso dalle persone per la sede fisica dell’emporio: un luogo caldo e accogliente che trasmette con efficacia la dimensione della cura dell’altro. È un aspetto importante, purtroppo spesso trascurato nei servizi pubblici, spesso disordinati e caotici o sovrabbondanti di cartelli. La cura dell’ambiente connota positivamente l’emporio anche come spazio per un dialogo possibile. Una espressione del lavoro di cura dei volontari è stata colta nel periodo natalizio quando sono stati preparati piccoli pacchi-dono con i prodotti rimasti in magazzino, distribuiti alle persone. Anche attraverso questi piccoli gesti si crea lo spazio per relazioni concretamente solidali, che vanno oltre la semplice fornitura di prodotti di sostentamento.”
Dal punto di vista del Comune, quanto margine di crescita potenziale può avere il progetto dell’Emporio Solidale?
“Nella fase iniziale del progetto si percepiva una certa resistenza da parte dei potenziali utenti e degli operatori, forse dovuta alla sensazione che l’Emporio potesse essere un doppione di altre realtà simili già presenti in città. Questa resistenza era anche dovuta al fatto che le eccedenze alimentari venivano proposte proprio alle persone che per ragioni diverse si trovavano e si trovano in condizioni di difficoltà e talvolta di marginalità: si temeva insomma che il servizio potesse risultare etichettante. Queste perplessità sembrano gradualmente venir meno grazie al grande sforzo dei volontari e delle associazioni che lo gestiscono. Ci pare insomma che si siano create le premesse per un ulteriore sviluppo in termini di aumento dell’utenza che il Comune potrà segnalare”.
Emporio Solidale di Comunità è una realtà nata dalla volontà di dodici enti del Terzo settore (ACLI Sede provinciale di Mantova aps capofila, Agesci Gruppo Mantova 7, associazione Abramo onlus, associazione Agape onlus, associazione Libra onlus, associazione Porta Giulia Hofer Odv, Aval Odv sezione provinciale di Mantova, Centro Aperto Aps, Centro di Aiuto alla Vita, Croce Rossa Italiana Comitato di Mantova, Laboje – associazione di volontariato, CSV Lombardia Sud) e del Comune di Mantova al fine di coordinare le azioni di sostegno alimentare nel capoluogo, affinché queste possano essere sempre più efficaci, efficienti, inclusive ed eque.