L’ensemble filoBarocco per la Giornata mondiale dei poveri
Domenica 13 novembre alle 21 presso la Basilica di San Michele a Pavia, in occasione della Giornata mondiale dei poveri istituita da Papa Francesco, il Centro di Musica Antica Ghislieri in collaborazione con CSV Lombardia Sud, propone il concerto “La nascita del barocco italiano”.
Il concerto, gratuito e aperto a tutti, è tenuto da filoBarocco, ensemble dedito al repertorio barocco in residenza al Collegio Ghislieri nell’ambito del progetto eeemerging+.
Durante la serata verranno raccolti alcuni beni di prima necessità da distribuire ad alcune situazioni di vulnerabilità segnalate dalla Parrocchia San Michele. Materiale scolastico: evidenziatori, righelli, squadre, compassi, matite, biro, calcolatrici, matite colorate, pennarelli, porta-listini, etc. Prodotti per l’igiene personale sia per adulti che per bambini: Bagno schiuma-shampoo-spazzole-spazzolini da denti-dentifrici, etc.
L’iniziativa in oggetto si inserisce in una serie di eventi che il Centro di Musica Antica Ghislieri realizza per dare una risposta, attraverso la musica, ad alcune importanti istanze sociali. Per esempio, il Centro di Musica Antica ha creato negli anni diversi progetti finalizzati a portare la musica d’arte in contesti non tradizionalmente ad essa deputati raggiungendo diverse categorie di pubblico svantaggiato (ad esempio le persone senza fissa dimora e gli ospiti delle case di riposo).
Realizzato in collaborazione con Casa Benedetta Cambiagio e nell’ambito di La Trama dei Diritti, percorso culturale promosso da CSV Lombardia Sud per la promozione degli Obiettivi di Sostenibilità dell’Agenda 2030.
Il manifesto (79 download )LA NASCITA DEL BAROCCO ITALIANO Nella storia della musica, il XVII secolo è spesso descritto come un passaggio dal Rinascimento al Barocco. Come in qualsiasi fase di transizione, possiamo trovare sia elementi tradizionali consolidati tradizionali sia nuove fiorenti idee.
Fino a quei tempi, le melodie erano ancora strettamente legate al canto umano, indipendentemente dal fatto che la linea di canto fosse suonata da strumenti; ma questi sono anche i tempi in cui i primi virtuosi del violino, come Marco Uccellini, iniziarono a scrivere la loro musica basandosi sulle capacità tecniche dello strumento stesso, preludio ai grandi violinisti del XVIII secolo, come Corelli e Vivaldi. Non abbiamo una sonata con movimenti separati come avverrà in seguito, ma il metro cambia mentre la composizione si sviluppa senza interruzioni. Anche i bassi della famiglia dei violini, grazie alle recenti innovazioni nella costruzione degli archi a Bologna e attraverso la musica di virtuosi della stessa città come Domenico Gabrielli, iniziarono un lento processo di emancipazione da strumento di mero accompagnamento a quello con un ruolo virtuosistico principale. Tutti questi processi si inseriscono perfettamente nel contesto culturale che si stava spostando da un contesto incentrato sull’uomo, il Rinascimento, a uno intellettuale e artificiale che raggiungerà il suo apice durante il Secolo dei Lumi, permettendo ai compositori di esplorare l’espressione umana superando i precedenti confini delle possibilità umane: il Barocco italiano era appena agli inizi.