I nostri consigli di lettura: L’ora di lezione. Per un’erotica dell’insegnamento
La nostra Biblioteca del volontario racchiude tanti libri con tante storie diverse, titoli importanti di autori e autrici importanti per il mondo del sociale e del terzo settore. Abbiamo deciso di valorizzarli scegliendo quelli che ci sono piaciuti di più, che abbiamo trovato più significativi e più importanti per la nostra crescita e formazione, proponendoveli accompagnati da brevi recensioni preparate da noi.
Questo mese vi proponiamo “L’ora di lezione. Per un’erotica dell’insegnamento” di Massimo Recalcati, dedicato alla pratica dell’insegnamento, in cui l’autore riflette su cosa significa essere insegnanti in una società senza padri e senza maestri, svelandoci come un bravo insegnante sia colui che sa fare esistere nuovi mondi, che sa fare del sapere un oggetto del desiderio in grado di mettere in moto la vita e di allargarne l’orizzonte.Un elogio dell’insegnamento che non può accontentarsi di essere ridotto a trasmettere informazioni e competenze. Un elogio della stortura della vite che non deve essere raddrizzata ma coltivata con cura e riconquistata nella sua singolare bellezza.
La recensione di Laura Zanoncelli:
Si tratta di un saggio sull’insegnamento. Parecchie le citazioni, i parallelismi con la psicanalisi e gli spunti filosofici. Una conclusione sull’esperienza personale dell’autore dopo l’incontro con un’ insegnante che è rimasta il suo amore segreto e che lo ha mosso a trasformarsi.
Una lettura che nuovamente vedrei adatta alle scuole, ma più utile per gli insegnanti che per gli studenti.
La sfida è valorizzare ogni alunno, anche quelli definiti viti storte, come l’autore definisce sé stesso da piccolo, come una rarità speciale, amare la “stortura della vite”. Proprio lì sta la ricchezza dell’individuo.
Mentre frequentavo il liceo, ho sempre pensato a quanto fosse (anzi a quanto sarebbe stato) fondamentale rendere tangibilmente appetitose le ore di lezione.
Qui, proprio l’ora di lezione, è considerata come insostituibile da Recalcati per generare il transfert, quel trasporto per mettere gli allievi in movimento, accendere il loro desiderio e amore per il sapere, rapirli.
Esistono due scuole, quella grigia dove gli studenti sono come i fantocci ingrigiti nel video di The Wall dei Pink Floyd e quella con un’anima, calda e illuminata.
L’apprendimento non sta nel fare “come” il maestro ci ha mostrato, ma fare “con” il maestro. Poi, replicando quanto imparato per emulazione, si avrà l’impatto con la vita, capace di generare quella personalissima e soggettiva discrepanza dall’esempio. Proprio lì sta l’apprendimento.