“Verso la costruzione di restorative cities”, Como e Lecco insieme per la giustizia riparativa
Saper riconoscere, accogliere e gestire i conflitti senza anestetizzarli, favorire la cittadinanza attiva in un’ottica di benessere per tutta la comunità. E’ il compito principale della giustizia riparativa, al centro di due giornate di studio che si sono svolte a Como il 27 giugno e Lecco il 28 e che hanno riempito l’aula magna dell’Università dell’Insubria e quella del Politecnico di Lecco.
Nella città di Como da diversi anni, grazie al progetto “Contatto. Trame riparative nella comunità”, si sono attivate energie e sono state messe le basi per scambi e confronti con altre città italiane ed europee che mirano a diventare punti di riferimento. Bristol, Sassari, Lovanio, Mentana, Tempio Pausania sono alcune delle “restorative cities” che, attraverso interventi dal basso, hanno creato un network all’interno del Forum Europeo della Giustizia Riparativa.
Janet Hope, Bruna Dighera, Patrizia Patrizi, Giovanni Ghibaudi, Grazia Mannozzi, Chiara Perini e Viola Molteni hanno raccontato, da diverse angolazioni, esperienze e buone pratiche di giustizia riparativa, riprendendo il filo tracciato dalle attività passate e collegandolo alla Legge varata con la Riforma Cartabia del 2022.
L’evento è stato promosso da: Azienda Sociale Comasca e Lariana, CSV Insubria, Associazione Comunità il Gabbiano ODV. In collaborazione con: CeSGReM-Centro Studi Giustizia Riparativa e Mediazione-Università degli Studi dell’Insubria e Tavolo Giustizia Riparativa di Como. E’ un’iniziativa nell’ambito del progetto regionale “Un futuro in comune” finanziato da Cassa Ammende.
Grazie al prezioso lavoro di Beatriz Travieso Pérez di Arci Ecoinformazioni potete riascoltare tutti gli interventi della giornata a Como. Cliccando in alto a destra nel video, si apre la playlist con gli interventi: