Presentato nella Casa Circondariale di Como il progetto “LINK-ed-IN – Tessere legami per favorire inclusione 2023-2025”
Il Progetto “LINK-ed-IN – Tessere legami per favorire inclusione 2023-2025” è stato presentato in un incontro alla Casa Circondariale di Como a cui hanno partecipato i rappresentanti degli attori del progetto che opereranno in sinergia sul territorio. Presenti il direttore della Casa Circondariale Fabrizio Rinaldi e la comandante della Polizia penitenziaria Cristina Maria Cobetto Ghiggia.
L’intervento è realizzato nell’ambito delle iniziative promosse nel quadro della Politica di Coesione 2021-2027 ed in particolare del Programma Regionale cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo Plus. Grande forza di LINK-ed-IN è la rete di enti istituzionali e del terzo settore che stanno lavorando in maniera sinergica rendendo possibile l’attivazione dei diversi percorsi e sostegni.
Gli obiettivi
Obiettivo generale del progetto è la promozione dell’inclusione socio lavorativa delle persone sottoposte a provvedimento dell’autorità giudiziaria o a fine pena, per favorire il loro accesso a misure alternative e rafforzare la tenuta e il buon esito dei percorsi avviati. Un obiettivo che si lega alla prevenzione della recidiva, attraverso la costruzione condivisa di percorsi personalizzati di inclusione sociale, che favoriscano il rafforzamento delle capacità e delle competenze delle persone e lo sviluppo di competenze delle famiglie e della comunità in termini di coesione sociale. In linea con le priorità emerse durante l’analisi del bisogno, condivisa con le istituzioni giudiziarie e i servizi del territorio, sono stati individuati obiettivi specifici e risultati attesi.
Il progetto è destinato ad adulti sottoposti a provvedimenti dell’Autorità giudiziaria (imputati, detenuti, dimittendi, persone ammesse alle misure alternative, in messa alla prova o con pena sostitutiva, misure di sicurezza, utenti in assistenza post-penitenziaria ed ex detenuti entro un anno dal fine pena).
I percorsi
- I percorsi di sostegno alla vulnerabilità prevedono la presa in carico e la progettazione individuale di persone in situazione di fragilità e di donne autrici di reato. Gli interventi di supporto ai familiari delle persone sottoposte a provvedimenti di autorità giudiziaria si svolgono attraverso percorsi individualizzati, di coppia o di nucleo familiare. Previsti interventi di supporto alla genitorialità e di recupero delle relazioni fmailiari.
- Per quanto riguarda l’inserimento lavorativo, vengono attivati percorsi propedeutici ai processi di inclusione attiva attraverso tirocini e percorsi lavorativi intramurari.
- Accompagnamento all’accoglienza abitativa temporanea di bassa, media e alta intensità.
- Coinvolgimento del volontariato per attività nella Casa Circondariale e sul territorio. Viene realizzata un’azione di sensibilizzazione propedeutica al coinvolgimento e al coordinamento di volontari e delle organizzazioni di terzo settore, per incrementare la presenza e l’apporto del volontariato all’interno del carcere.
- Verranno organizzate giornate di sensibilizzazione estese alla cittadinanza di Como e provincia sui temi del progetto.
- Dialoghi di giustizia riparativa e di comunità (individuali e di gruppo): verranno attivati dei percorsi ad orientamento riparativo che vedono il coinvolgimento di autori di reato, in dialogo con vittime di reato e cittadini sensibili al tema.
- Realizzazione di percorsi di capacity building per la creazione e lo sviluppo di percorsi integrati per l’accompagnamento delle persone sottoposte ad una misura o sanzione di comunità.
I partner del progetto
- CSV – Centro di Servizio per il Volontariato Insubria,
- Associazione Comunità il Gabbiano,
- Associazione Lachesi APS,
- Arci Spop APS,
- Luminanda APS,
- Cooperativa Lotta contro l’emarginazione,
- Cooperativa il Melograno,
- AFOL Agenzia per la formazione, l’orientamento e il lavoro della Provincia di Como.
- ASCI Azienda sociale Comuni Insieme (ambito Lomazzo, Fino Mornasco),
- ASCL Azienda sociale Comasca e Lariana (ambito Como),
- ASCLV Azienda sociale Centro Lario e Valli, TECUM Azienza Territoriale per i Servizi alla persona (ambito Mariano Comense),
- Azienda Speciale Consortile Le Tre Pievi – Servizi Sociali Alto Lario,
- Azienda Speciale Consortile Galliano (ambito Cantù),
- Azienda Consortile Consorzio Erbese Servizi alla persona (ambito Erba).
I luoghi di coordinamento del progetto:
- Il Tavolo Territoriale della Giustizia, luogo Inter istituzionale di coordinamento delle iniziative, dei progetti e degli interventi per il reinserimento socio lavorativo delle persone in esecuzione penale
- Il Tavolo per la giustizia riparativa composto da referenti dei partner delle progettazioi territoriali, Referenti dei servizi UEPE e Casa circondariale locale, Referente del Tavolo della grave marginalità; Referente dell’Ufficio scolastico territoriale; Cittadini facenti parte dei corpi intermedi attivi a livello locale; Enti del terzo settore sensibili ed attivi sul tema.
- Il Tavolo della Giustizia di Comunità che nel 2016 ha promosso il “Protocollo di intesa per l’applicazione della Messa Alla Prova”.
- La Cabina di regia del progetto assolverà alle funzioni di coordinamento e presidio del progetto e al raccordo strategico fra progetto e territorio.
- Léquipe dello Spazio sociale (attivato sul territorio) e dello Sportello sociale (attivato all’interno della Casa Circondariale)
- L’équipe degli operatori, composta da tutti gli operatori dei partner del progetto.
Le microéquipe multidisciplinari, équipe tecniche composte dagli operatori
L’équipe multidisciplinare per l’accesso alle misure alternative.
L’intervento è realizzato nell’ambito delle iniziative promosse nel quadro della Politica di Coesione 2021-2027 ed in particolare del Programma Regionale cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo Plus. Per maggiori informazioni: www.fse.regione.lombardia