E’ entrato nel vivo il progetto “Ci sto? Affare fatica!”, edizione 2023
Dopo la positiva esperienza del 2022, anche quest’estate riprende il percorso di Ci sto? Affare fatica!, che vede capofila la Cooperativa Cosper in parternariato con l’Amministrazione comunale – Centro Quartieri e Beni Comuni. Quest’anno il progetto è finanziato da Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona e ha come ulteriore partner il Centro Servizi per il Volontariato (CSV Lombardia Sud ETS).
Il punto della situazione sul progetto è stato nel corso di un incontro tenutosi questa mattina a Palazzo Comunale, presenti l’assessore con delega ai Quartieri e Percorsi di Cittadinanza Luca Zanacchi, Cesare Macconi, presidente della Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona, Silvia Corbari e Marco Bignelli, per la Cooperativa Cosper, Hager Salah Chaouch per il CSV Lombardia Sud Est sede di Cremona, e Donatella Boccali, responsabile del Servizio Centro Quartieri e Beni Comuni.
In tale occasione il presidente Cesare Macconi ha rimarcato che la Fondazione Comunitaria ha inteso finanziare questo progetto perché si rivolge ai giovani, che si prendono cura dei beni comuni della loro città, comprendendone così il valore e l’importanza, e perché si tratta di un progetto che pone in primo piano anche l’attenzione alla fragilità.
“Un sentito ringraziamento a tutti i partner che sostengono l’edizione 2023 di ‘Ci Sto? Affare Fatica!’. Anche questa estate vedremo moltissimi giovani, almeno 120, prendersi cura dei beni comuni. Guidati da tutor e adulti con competenze specifiche potranno concorrere a rendere più bella e vivibile la nostra città e i nostri quartieri. Questo progetto coniuga aspetti educativi e ricreativi a quello di far sentire i giovani parte attiva della comunità cittadina valorizzando beni comuni. Un grazie di cuore alla Cooperativa Cosper, al Centro Quartieri e Beni Comuni, alla Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona, al Centro Servizi per il Volontariato (CSV Lombardia Sud E.T.S.) e a tutti i comitati di quartiere coinvolti in questa importante e efficacie progettualità”, ha dichiarato al termine dell’incontro l’assessore Zanacchi.
Il successo della passata edizione, confermato nelle prime battute di quella attuale, è testimoniato dal numero di adesioni ricevute. Lo scorso anno, infatti, 110 giovani (ben 166 il numero totale di iscritti) suddivisi in 11 squadre si sono messi all’opera in 10 quartieri cittadini (Q4 Cambonino, Q 8 Castello, Q 3 Cavatigozzi, Q 16 Centro, Q 5 Borgo Loreto, Q 2 Boschetto, Q 9 Giordano Cadore, Q 10 Po, Q11 Cascinetto, Q6 Zaist). L’entusiasmo non è diminuito nel 2023: in poche settimane si sono infatti le iscrizioni sono già arrivate quota 100. Più di trenta di questi ragazzi e ragazze hanno iniziato a impegnarsi in tre quartieri (Q10 Po, Q 9 Giordano – Cadore, Q 16 Centro) e, nelle prossime settimane, è previsto che almeno altri 70 “facciano fatica” nei restanti 6 quartieri coinvolti (Q 8 Castello, Q 2 Boschetto, Q13 Porta Romana, Q14 San Felice, Q11 Cascinetto, Q6 Zaist).
Le ragioni di questo successo possono sicuramente essere ricercate nel principale obiettivo: recuperare il prezioso contributo educativo e formativo dell’impegno, in particolare di quello manuale. Il progetto intende stimolare minori e adolescenti a valorizzare al meglio il tempo estivo attraverso attività concrete di volontariato, cittadinanza attiva e cura dei beni comuni, affiancati e accompagnati dalla comunità adulta locale.
I focus prioritari del progetto
- la dimensione intergenerazionale: individuazione di referenti adulti portatori di competenze e abilità manuali in riferimento ai gruppi di giovani; formazione degli adulti e presenza stabile, intreccio tra competenze creative giovanili digitali e abilità artigianali;
- il valore della fatica: far sì che alla fatica si possa associare un riconoscimento, “buono” fatica per ragazzi e ragazze;
- un investimento educativo sul tempo estivo: aprire un canale di collaborazione con gli il territorio e le sue reti, quali scuole, oratori, associazioni, cooperazione, nonché servizi per sensibilizzare la cittadinanza
- la dimensione del gruppo: contesti educativi con al centro le relazioni tra pari, affiancati da giovani e adulti significativi: un tutor, giovane con competenze di animazione riconosciute e un adulto portatore di competenze tecniche specifiche;
- la cura e la tutela dei beni comuni: attraverso un processo di parziale restituzione ai cittadini di alcune responsabilità nella manutenzione di luoghi e strutture, così da stimolare le persone a sentirsi portatrici non solo di bisogni ma anche di capacità a disposizione della comunità.
Il progetto in sintesi
- costituzione di gruppi composti ciascuno da una decina di adolescenti dai 14 ai 19 anni;
- ciascun gruppo ha un giovane volontario (tutor) e alcuni volontari adulti che svolgono la loro attività insieme a ragazzi/e nel contesto e secondo la mansione assegnata;
- le attività assegnate sono individuate nella rete dei soggetti coinvolti;
- gli iscritti vengono assegnati a gruppi settimanali che svolgono attività nel periodo compreso tra fine giugno e la prima settimana di settembre (escluse quelle centrali di agosto);
- le attività avvengono al mattino, dalle 8:30 alle 12:30, dal lunedì al venerdì, e sono rivolte alla cura dei beni comuni;
- il territorio è chiamato a sostenere ed accompagnare i gruppi di ragazzi/e in modi diversi;
- un ruolo chiave è affidato agli adulti capaci di trasmettere piccole competenze tecniche/artigianali ai partecipanti e guidare il gruppo insieme ai tutor;
- per tutti i partecipanti sono previsti dei “buoni fatica” del valore di € 50,00 riguardanti gli ambiti principali della quotidianità (spese alimentari, abbigliamento, libri scolastici, sport e tempo libero);
- anche ai tutor viene riconosciuto un “buono fatica” del valore di € 100,00.