I nostri consigli di lettura: Cambiamo strada di Edgar Morin
Proseguono i nostri consigli di lettura, libri contenuti nella nostra Biblioteca del volontario, che abbiamo scelto, letto e deciso di consigliarvi perché ci hanno insegnato qualcosa o anche semplicemente comunicato un messaggio che ci ha lasciato qualcosa.
Per valorizzare il patrimonio culturale racchiuso nella nostra biblioteca, e disponibile per il prestito previa richiesta, vi proponiamo delle breve recensioni preparate da noi e accompagnate dalle nostre riflessioni personali sul testo.
Questo mese vi proponiamo il libro “Cambiamo strada. Le 15 lezioni del Coronavirus” di Edgar Morin, che si interroga su cosa emerge e ci resta dalla pandemia. Non riuscendo a dare un senso alla pandemia, infatti, possiamo imparare da essa per il futuro. Un minuscolo virus in una città molto lontana della Cina ha scatenato lo sconvolgimento del mondo. L’autore si chiede se l’elettroshock che ne è conseguito sarà sufficiente per rendere finalmente tutti gli umani consapevoli di una comunità di destino o per rallentare la corsa frenetica allo sviluppo tecnico ed economico. In quest’epoca di grandi incertezze, in cui si mettono le fondamenta per il futuro, è importante assicurarsi che tenda a una rigenerazione della politica, alla protezione del pianeta e a un’umanizzazione della società: è tempo di cambiare strada.
La recensione di Marzia Canini:
Sulla scrivania dell’ufficio campeggiava da tempo il libro “Cambiamo strada – Le 15 lezioni del Coronavirus” e, complice la notizia della scelta di analizzare Morin nella seconda traccia d’esame per i Licei delle Scienze Umane, ho deciso di intraprenderne la lettura. Avevo già letto, ai tempi dell’Università, alcuni libri di Morin e ne ero stata piacevolmente affascinata.
Il libro inizia con un preambolo autobiografico dell’autore; 99 anni ai tempi della scrittura del libro la cui vita attraversa un arco di tempo che va dalla pandemia spagnola alla pandemia da COVID-19. Già il preambolo promette bene, perché la storia affascina sempre, a mio avviso.
Il libro prosegue descrivendo 15 lezioni che il Coronavirus ha lasciato al mondo secondo l’autore: dalla lezione sulle nostre esistenze, sulla condizione umana, sull’incertezza delle nostre vite, sul nostro rapporto con la morte, sulla nostra civiltà, sul risveglio della solidarietà, sull’uguaglianza sociale nel confinamento, sulla diversità delle situazioni e della gestione della pandemia nel mondo, per poi proseguire con la lezione sulla natura della crisi, sulla scienza e medicina, sulla crisi dell’intelligenza, sulle carenze di pensiero e di azione politica, per poi parlare di delocalizzazione, crisi dell’Europa e sul Pianeta.
Tutte queste lezioni implicano, secondo Morin, la necessità di riflettere sulle sfide di questo momento storico e di intraprendere una “nuova via politica-ecologica-economica-sociale”. Le sfide raccontate sono certamente impegnative ma di interessante spunto. “Il post-Coronavirus è inquietante tanto quanto la crisi stessa. Potrebbe essere sia apocalittico sia portatore di speranza”.