TELLUS Terra in sussulto
CGIL Camera del Lavoro di Lodi e OdV Giuseppe Di Vittorio organizzano GLI EVENTI DELLA SCUOLA POPOLARE in particolare TELLUS – Terra in sussulto – Cambiamenti climatici e migrazioni
Una testimonianza teatrale
Venerdì 13 Ottobre 2023 presso Cortile Camera del Lavoro in via Lodivecchio 31 a Lodi allo ore 19,00
a cura di Laboratorio degli Archetipi in collaborazione con SAI Sistema Accoglienza Integrazione, Comune di Lodi e Progetto Insieme
Comunicato Stampa
Sono trascorse poche settimane dalla devastante inondazione che ha colpito la Libia. Da mesi l’isola di Lampedusa è raggiunta da migliaia di persone imbarcate su mezzi di fortuna. Naufragi ed eventi atmosferici estremi si susseguono a ritmo sostenuto, spesso si intrecciano con altri eventi prodotti da scellerate azioni umane, come le guerre che cingono d’assedio a nord e a sud l’Europa e il bacino del Mediterraneo. Cambiamenti climatici e flussi migratori costellano la storia del presente ed il teatro, che sin dal suo sorgere in Grecia, ha sempre tenuto d’occhio le vicende della storia, oggi non può fare a meno di raccontare, di farsi interprete del conflitto che, anche a causa dei conflitti tra le nazioni, si è insinuato
profondamente nelle relazioni tra Natura ed Umanità.
Di questo spaccato di contemporaneità racconta l’evento teatrale con il linguaggio di una poetica che in parte si ispira al agli stilemi del mito e dall’altra prende spunto dalla poetica leopardiana. Il dialogo concepito dal Leopardi tra la Natura ed un Islandese assume la forma del dialogo tra la Terra ed un Migrante.
Pochi gli oggetti di scena, come poche sono le cose con cui i migranti si imbarcano. Il corpo é il loro più grande tesoro, custode di lingua e di memorie. A contatto con il terreno un gruppo di attrici e di attori, forniti di un solo bastone, ripercorrono le stazioni di quella universale forma di Via Crucis , rappresentata dalle rotte che dalla fascia costiera tra Marocco e Turchia portano quotidianamente su fragili imbarcazioni migliaia di individui provenienti da una moltitudine di paesi in guerra e di territori afflitti da ogni sorta di calamità.
Lungo le stazioni di questa rotta dolente, disegnata dalle azioni create da Andrea Butera, il racconto oltrepassa la cronaca contestualizzandola in un’ambientazione epica, che rimanda a pagine di letteratura antica, che poste in relazione alla storia attuale, risultano sorprendentemente contemporanee. In filigrana riaffiorano dalle stesse acque del Mediterraneo, con le voci di Esiodo, Omero, dell’inno a Demetra, di Apollonio Rodio, Ovidio e Virgilio, episodi dell’Odissea, delle Argonautiche, dell’Eneide.
Nella vicenda eroica di ogni migrante, che parte, costretto a lasciare la propria terra, portandosene a volte un frammento stretto al petto, riluce un po’ del volto di un Ulisse naufrago o di un Enea sbarcato sul litorale latino. Della salvezza avvenuta per l’uno e per l’altro ricorda la testimonianza teatrale sottolineando il potere di una Terra o di una Comunità accogliente. Tellus era la più antica divinità della Terra celebrata fin dalla fondazione di Roma, garante della Pace tra gli dei e tra gli dei e gli uomini, custode degli avi, protettrice dei nuovi nati, della fecondità dei campi e della vita nuziale. A
Lei è dedicata in età augustea un bassorilievo su uno dei lati dell’ Ara Pacis . Sacra era la Terra per le antiche genti come sacra era l’ospitalità nei confronti dello Straniero. Così ricorda Ovidio con la favola di Filemone e Baucim con cui si chiude l’azione teatrale.
In scena: con le beneficiarie del progetto SAI, Nicole Camino, Carlotta Cappella, Francesca
De Sanctis, Giulia Gaudenzi,
Benedetta Landi, Sara Menardo, Ermanno Merlo, Tatiana Negri, Simone Pavesi, Federico Pinna
Voci recitanti: Annalisa Degradi e Marco Pepe
Coreografie: Andrea Butera
Ideazione e testo: Giacomo Camuri
Laboratori; Andrea Butera con Giulia Gaudenzi e Federico Pinna
Collaborazione organizzativa: Maddalena Astorri
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