Cremona è a pieno diritto “Città della Donne”
Il Comune di Cremona, con delibera consiliare del 27 ottobre 2022, votata all’unanimità, ha approvato l’adesione alla rete “Le Città delle donne”, un’iniziativa realizzata e promossa dagli Stati Generali delle Donne, quale coordinamento permanente che sostiene la parità di genere e le pari opportunità di trattamento fra uomini e donne, in materia di occupazione e di impiego e il contrasto della violenza di genere in quanto violazione dei diritti umani e forma di discriminazione contro le donne.
Nel condividere le tematiche dell’iniziativa, e perseguire gli stessi obiettivi per una comunità più responsabile e inclusiva, anche l’ANCI ha invitato tutti i Comuni ad aderire ed intende sensibilizzare, tramite le “Linee guida del progetto”, gli enti locali per una cultura di politiche inclusive, senza discriminazioni di genere e pregiudizi, per una politica che sostenga le pari opportunità.
Tutti questi temi sono stati al centro della presentazione ufficiale dell’importante passo compiuto dal Comune di Cremona e degli sviluppi futuri che ne derivano avvenuta questa mattina nella Sala dei Quadri di Palazzo Comunale alla presenza di autorità, rappresentanti del mondo imprenditoriale e sindacale, di associazioni di categoria, e delle diverse realtà dell’associazionismo e dei club di servizio, tutti quanti impegnati a livello locale, attraverso un rete di collaborazione, in azioni concrete volte, tra l’altro, a sostenere le pari opportunità in ogni contesto economico e sociale e a contrastare la violenza di genere in tutte le sue forme. Significativa la presenza di una rappresentanza del Liceo delle Scienze Umane “Sofonisba Anguissola” di Cremona, con la docente Silvia Priori, individuato come scuola capofila del progetto “A scuola contro la violenza sulle donne”.
All’assessora alle Politiche Sociali e Fragilità Rosita Viola il compito non solo di introdurre i lavori e ringraziare tutti i partecipanti, ma anche di evidenziare come Il Manifesto della Città delle Donne, articolato in 23 punti, oltre a rivestire valenza strategica, esprime principi corrispondenti con gli obiettivi dell’Amministrazione per la diffusione di una cultura di politiche delle risorse umane inclusive, libere da discriminazioni e pregiudizi, capaci di valorizzare i talenti in tutta la loro diversità, auspicando inoltre che anche nel linguaggio vi sia un cambiamento sostanziale.
A seguire il saluto di Cristina Pugnoli, Consigliera di parità della Provincia di Cremona, che ha assicurato pieno appoggio e sostegno nell’attuazione del contenuto del “manifesto”, e quello di Carmine Scotti, Ambassador Città delle Donne di Cremona, che si è soffermato sull’importante ruolo che svolge e potrà ancora meglio svolgere la nostra città non solo nel contrasto alla violenza di genere, ma anche nella disparità in tutti settori, ad iniziare da quello lavorativo.
Il ruolo fondamentale che la scuola può svolgere nell’attività di sensibilizzazione sul tema della parità di genere è stato ben descritto dalla testimonianza di Alessandra Fiori, docente, che ha ricevuto il riconoscimento di “Donne che ce l’hanno fatta”, promosso da Sportello Donna e dagli Stati Generali delle Donne, mentre Nadia Bragalini, Ambassador “Made in Woman Made in Italy”, imprenditrice nata a Cremona che oggi ha base a Piacenza, ha tra l’altro sottolineato come l’imprenditoria al femminile è il motore del rilancio dell’economia italiana più in generale, annunciando che il prossimo impegno, insieme ad altre donne imprenditrici ma non solo, è di sviluppare un progetto finalizzato ad aiutare le donne vittime di violenza ad inserirsi nel mondo nel lavoro.
Nadia Bragalini ha quindi donato all’assessora Rosita Viola il francobollo che celebra il ruolo delle donne imprenditrici nell’economia italiana emesso da Ministero delle Imprese e del Made in Italy l’8 marzo scorso. Il francobollo stampato dalla Zecca, su campitura rosa, raffigura un profilo di donna la cui capigliatura è formata dalle caratteristiche ruote dentate delle trasmissioni meccaniche su cui è riportata la scritta “IMPRENDITRICI”. In basso sono riportati gli hashtag “#ilfuturoedichilofa” e “#MADEINWOMAN made in italy” che promuovono i progetti dell’imprenditoria femminile.
Nell’intervento conclusivo Isa Maggi, Coordinatrice nazionale degli Stati Generali delle Donne, ha ricordato che la costruzione della Rete delle Città delle Donne quale percorso interattivo, iniziato a Roma nel 2014 con gli Stati Generali delle Donne, proseguito a Milano in Expo 2015 e poi a Matera 2019, è nata con l’intento di creare una rete nazionale che unisca grandi città e piccoli paesi, avviando il coinvolgimento dei vari enti presenti sul territorio italiano invitandoli ad aderire al relativo “manifesto” per poter successivamente realizzare specifiche azioni ed interventi a livello territoriale per ridisegnare le città con lo sguardo delle donne. La “Carta delle donne del mondo” è stata attualizzata a seguito della partecipazione all’Expo di Dubai del 2022 inserendo parole nuove, dopo un lungo processo open access che ha accolto il contributo di migliaia di donne. La “Carta di Dubai”, donata al Comune, è una “carta” aperta, strategica che definisce i temi delle donne e del futuro in termini generativi e rigenerativi. Isa Maggi ha inoltre sottolineato che “Le Città delle Donne” è una rete nazionale che opera attivamente, a fianco delle amministrazioni locali, per favorire l’integrazione delle donne e sostenere la presenza femminile in tutte le sfere della società, notando come a Cremona, che ora ne fa parte a pieno diritto, vi sia già un terreno molto fertile nel perseguire questi obiettivi.
Ne hanno infatti dato testimonianza, parlando della loro attività, alcuni dei partecipanti all’iniziativa, Tatiana Bandirali, in rappresentanza di AIDA (Associazione Incontro Donne Antiviolenza), Andrea Badioni, presidente di Confcommercio Cremona, la docente del Liceo Anguissola Silvia Priori, Massimo Monti, in rappresentanza dei Lions Club, e Maria Teresa Perin di CGIL Cremona.
Ai presenti ha portato il suo saluto, accennando ai temi della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e della denatalità, Maria Vittoria Ceraso, vice presidente del Consiglio comunale, organo che ha votato lo scorso anno l’adesione l’adesione alla rete “Le Città delle donne”.