Scrigno di Semi e di Bellezza
Scrigno di Semi e di Bellezza
XXXVI Veglia di Santa Lucia
Lunedì 11 dicembre 2023 ore 18.30 Lodi, Piazza San Lorenzo
Puntuale torna tra gli appuntamenti in programma per Magia delle Feste la Veglia di Santa Lucia nelle suggestiva piazza antistante l’antica chiesa di San Lorenzo, dove si custodisce un bell’affresco dedicato alla Santa siracusana. Tra consapevolezza e speranza si muove l’azione scenica ideata nel ricordo di una leggenda siciliana del 17º secolo particolarmente calzante con le storie del tempo presente. È il racconto di un assedio, di una città stremata, Siracusa, sull’orlo della tragedia, dell’estinzione della sua popolazione per fame e per sete. Potremmo dire una storia di sempre, che si rinnova con crescente crudeltà nelle cronache dell’oggi. Ma la leggenda è anche un racconto di resilienza, di speranza nelle miracolose vie di scampo, che talvolta si presentano in modo provvidenziale, tanto che la leggenda viene solitamente annoverata insieme all’invenzione di una particolare tradizione dolciaria
Racconta la leggenda che i siracusani disperati accorrevano al luogo dove Lucia era stata sepolta per implorare la fine della guerra. Solo a lei potevano affidare le ultime speranze. Il racconto prosegue narrando di un’improvvisa ed impetuosa tempesta, che costringeva alcune navi, veleggianti al largo, cariche di grano, a fare rotta verso il porto della città per non naufragare. Impossibilitate dall’infuriare degli elementi a riprendere il mare con i loro pesanti carichi, le navi li dovettero abbandonare sui moli. Colte di sorpresa per tanto insperato bendidio, i siracusani gridarono al miracolo compiuto dalla Santa, ma erano così stremati da non avere più la forza di macinare tanta quantità di grano, tanto da indurli a farlo cuocere in acqua bollente e, una volta lessato, a distribuirlo tra la gente. Da allora, una volta all’anno, si continua a Siracusa a far bollire il grano per festeggiare il ricordo della fine della carestia e, una volta confezionato con canditi e cioccolato, si fa di quel grano bollito un dolce dono ben augurale, la cuccìa.
Avere cura della Vita, saper accogliere e custodire i doni che essa ci offre, prendersi cura degli altri è l’insegnamento più prezioso, che nei secoli l’immagine della Santa con il suo patrimonio simbolico ha sin qui trasmesso. I fiori e le spighe di grano, che sovente sono raffigurati nella sua effigie insieme a lanterne o ad occhi raggianti, rappresentano un monito permanente alla custodia del dono che ogni vita adombra, la Bellezza.
Non c’è conflitto, non c’è tragico assedio che possa recidere il sogno che alberga nell’animo umano. Partendo dalle macerie dell’oggi, la Veglia ripercorre questo sogno, attualizzando le parole custodite nel biblico Libro delle Lamentazioni. Dopo la distruzione il ritorno di un Mondo Nuovo, la costruzione di una Casa Comune, secondo l’incessante appello di Papa Francesco, invenzione di un luogo di riconciliazione tra Umanità e Natura. Case volanti, scrigni preziosi, pioggia di semi, germogli fioriti, magici innaffiatoi, tappeti floreali si alternano in uno spazio onirico abitato da uomini e donne, da bambini e bambine, da giovani attratti dal fascino misterico di una figura di Luce.
La 36ª Veglia di Santa Lucia è un evento promosso dal Laboratorio degli Archetipi in collaborazione con la Scuola d’Arte e Spettacolo “Il Ramo”, il SAI – Sistema Accoglienza e Integrazione del Comune di Lodi – Associazione Progetto Insieme, lo SFA/CSE Il Girasole Centro Sacro Cuore di Gesù Fatebenefratelli di San Colombano al Lambro, l’Associazione OdV Pierre – Lotta all’esclusione sociale, il gruppo Fili Sospesi, la Scuola Popolare progetto dell’OdV Giuseppe Di Vittorio e della Camera del Lavoro di Lodi e con il contributo della Fondazione Banca Popolare di Lodi. Ideazione e testi di Giacomo Camuri, coreografie di Sabrina Pedrazzini, Oliviero Bifulco e Gloria Ferrari, movimenti scenici e drammaturgia musicale di Andrea Butera, scenografie di Ilaria Bomben e Giovanni Chiarenza. In scena Giulia Gaudenzi con maschera e costume ideati da Franz Cancelli, Matilde Pellegri accompagnata dal flauto di Flavio Ferrandi, le danzatrici Sofia Arrondini, Ilaria Casula, Maddalena Forlani, Noemi Granata, Giada Lucini, Gloria Sangalli, le attrici e gli attori ‘per una sera’ del Doposcuola Popolare Associazione Pierre, del SAI-Progetto Insieme, del CSE/SFA Il Melograno, di Fili Sospesi insieme con Laura Peviani, Giorgio Bagatta, Nicole Camino, Francesca De Santis, Benedetta Landi, Ilaria Bomben, Tatiana Negri e Giovanni Chiarenza. Voci recitanti con Claudio Raimondo Annalisa Degradi e Ermanno Merlo. Collaborazione per le attività di laboratorio Maddalena Astorri. Fonica e luci FbService di Marco Barbati.
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