Azienda Speciale Consortile Oglio Po e Consorzio Casalasco Servizi alla Persona – “Welfare locale e sostenibilità sociale: possibili sinergie per lo sviluppo del territorio”
Una proposta innovativa e sfidante quella avanzata dai 27 comuni dell’Ambito Territoriale Sociale Oglio Po alle realtà imprenditoriali del territorio casalasco viadanese durante l’evento svoltosi a Sabbioneta, nell’Aula Magna di Palazzo Forti, lo scorso 12 dicembre.
Durante l’incontro, moderato dal Prof. Paolo Pezzana dell’Università Cattolica di Milano, è emerso come le imprese siano attori importanti nei processi di costruzione di benessere del territorio in cui operano e come possano programmare insieme alle istituzioni locali un futuro migliore, non solo per i loro dipendenti, ma per l’intera comunità.
I direttori dell’Azienda Speciale Consortile Oglio Po (Moreno Orlandelli) e del Consorzio Casalasco Servizi alla Persona (Cristina Cozzini) hanno sottolineato che l’anno 2024 sarà dedicato alla stesura del nuovo Piano di Zona strumento di programmazione locale triennale delle politiche sociali. Se con il Piano precedente si è avviato un importante lavoro di conoscenza e di coinvolgimento diretto della comunità nella programmazione sociale, ora è strategico porsi in ascolto dei bisogni delle imprese ragionando insieme sullo sviluppo sostenibile del territorio.
Concetto ripreso da Marco Castellini consulente associato dello studio CDA di Mantova che, ripercorrendo i tre pilastri della sostenibilità ESG, ha ribadito che le imprese “sostenibili” devono garantire non solo attenzione all’ambiente e al governo d’impresa ma anche ai temi legati alla sviluppo sociale del territorio.
Le aziende presenti al dibattito Andrea Acquaroni (Gruppo Frati), Massimo Bini (Arti Grafiche Castello), Valentina Bolis (Gruppo Saviola), Miriam Tenca (Panguaneta), Primo Barzoni (Palm S.p.A.) che già da tempo stanno percorrendo questa strada hanno presentato le loro esperienze ed è emerso che lavorare al bilancio di sostenibilità sociale ha permesso loro di capire i loro punti di forza e di debolezza, di fare le stesse cose ma con un approccio più approfondito, misurabile e con una maggiore responsabilità nei confronti del territorio e dei propri collaboratori.
Non è mancata la voce dei rappresentanti istituzionali: Katja Avanzini ATS Val Padana che ha offerto spunti interessanti su come avvicinare le imprese ai luoghi, processi e progetti che fino a ieri riguardavano solo l’ambito sociale; gli amministratori Alessandro Sarasini (Sindaco Commessaggio), Linda Baroni (Assessore Casalmaggiore) e Maria Grazia Tripodo (Presidente Azienda Speciale Consortile Oglio Po) hanno sottolineato che “non c’è impresa senza territorio e non c’è territorio senza imprese” e se l’impegno reciproco è quello di costruire un futuro credibile per i nostri giovani è fondamentale che si crei un clima collaborativo e di fiducia fra i protagonisti di questo cambiamento.
Il tema verrà approfondito in momenti successivi con l’obiettivo di coinvolgere un numero sempre più ampio di realtà aziendali e costruire un’alleanza territoriale partecipata.