Lavoro per giovani migranti, parte il corso all’Enfapi
“Basi di meccanica e saldatura”. È il corso destinato a 12 giovani migranti, da poco maggiorenni, selezionati per partecipare un percorso formativo. Provengono da Tunisia, Egitto, Sud Sudan, Guinea e Benin e seguiranno 15 lezioni teoriche e pratiche, per un totale di 60 ore, presso il Centro Enfapi Como – Sede di Erba. Un’opportunità di integrazione socio-lavorativa che coinvolge una scuola di formazione professionale del territorio e che è stata progettata da Confindustria Como in collaborazione con Enfapi Como e Centro Servizi per il Volontariato dell’Insubria, Cometa, Fondazione Caritas, Fondazione Somaschi Onlus, I Frutti delle Vigne Aps, Lachesi Aps, Osservatorio Giuridico per i diritti dei migranti Odv, Rebbio Solidale Odv. Il corso è finanziato dal Programma Garanzia Occupabilità dei Lavoratori (GOL) di Regione Lombardia e Confindustria Como.
«L’evento di oggi completa un percorso iniziato mesi fa, che ha tutto il mio apprezzamento e il mio appoggio perché realizza due necessità – ha commentato il prefetto di Como Andrea Polichetti – La prima appartiene alle imprese che cercano manodopera qualificata ma fanno fatica a trovarla. La seconda aspettativa non è scontata: questi ragazzi hanno deciso di collocarsi nel mercato del lavoro intraprendendo prima un percorso formativo. È una sfida che speriamo possa essere estesa ad altri settori produttivi». Gianluca Brenna, Presidente di Confindustria Como, ha sottolineato: «Questo percorso è un progetto di rete, un lavoro di squadra che punta all’inclusione sociale ma che parte dall’inclusione di tutti gli enti e di tutte le istituzioni che lo hanno voluto. Dobbiamo costruire delle relazioni in rete, mettere in campo le sinergie, e dobbiamo farlo per il territorio, per le aziende. Questo corso è solo l’inizio, cercheremo di collaborare sempre di più e attivamente in questa direzione».
«Come imprenditore associato a Confindustria Como e come Presidente di Enfapi Como, sono davvero orgoglioso di questo bellissimo progetto e credo che sia un’iniziativa importante, perché tutti ci prendiamo una parte di responsabilità nell’accoglienza di questi ragazzi provenienti da molto lontano», sono le parole di Antonio Pozzi, Presidente di Enfapi Como.
Martino Villani, Direttore del Centro Servizi per il Volontariato dell’Insubria, ha precisato: «I ragazzi selezionati per il corso che inizia oggi sono neomaggiorenni: ciò significa che per la legge italiana escono dalla tutela e devono badare a se stessi. Con questo progetto possono costruire la propria strada. Faccio questo lavoro dal 2005 e devo dire che in tutti questi anni non ho visto così spesso la capacità di ascolto mostrata dai vari soggetti coinvolti nella preparazione di questo progetto. L’idea di collaborare non è scontata, non esistono tante occasioni per farlo e credo che l’evento di oggi sia virtuoso».
«L’iniziativa che presentiamo oggi vede riuniti molti enti del territorio che condividono la medesima finalità – ha spiegato Stefano Mariani, Direttore di Enfapi Como, che ha illustrato i dettagli del corso: è breve ma fornisce una base di meccanica e saldatura: le aziende hanno infatti difficoltà a trovare risorse che abbiano voglia di mettersi in gioco in determinate aree e questo percorso può far capire ai ragazzi se questa potrebbe essere la loro strada. Grazie alla presenza di un mediatore culturale, i giovani partecipanti potranno inoltre imparare aspetti del lavoro che potrebbero risultare meno immediati a chi proviene da una cultura diversa dalla nostra. Questa attenzione nei confronti dei corsisti proseguirà anche a lezioni ultimate, pensiamo ad esempio all’attività di matching tra corsisti e aziende. Credo che i ragazzi potranno beneficiare dall’attenzione di tutti gli enti coinvolti, il primo passo per sentirsi accolti e voler poi contribuire alla società».