Trento capitale del volontariato europeo. Le testimonianze
Le insufficienze dell’Unione europea, le carenze che vanno a scapito dei cittadini
dipendono il più delle volte da un difetto di solidarietà (…)
Dobbiamo aver cura dell’Europa, dobbiamo aver cura della Repubblica.
Dal mondo del volontariato riceviamo quotidianamente questa spinta
Presidente Sergio Mattarella
Oltre duemila persone, fra volontari e ragazzi delle scuole, e una delegazione di oltre duecento rappresentanti dei Centri di servizio per il volontariato hanno partecipato alla cerimonia di apertura di “Trento capitale italiana ed europea del volontariato 2024” che si è tenuta sabato 3 febbraio.
«Il volontariato è il fondamento della solidarietà e della coesione sociale nel nostro Paese. Nasce dal progetto della Costituzione che ci richiama al dovere di contribuire, tutte e tutti, alla vita delle nostre comunità». Così la presidente di Csvnet, Chiara Tommasini, è intervenuta alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella.
«Un impegno, quello espresso da milioni di volontari italiani, da potenziare e valorizzare anche grazie al ruolo cruciale dei Csv nel facilitare il coordinamento tra volontari, enti del terzo settore e coloro che necessitano di aiuto» ha sottolineato Tommasini.
Nel ringraziare il Comune e il Csv Trentino, «per aver creduto e investito nella Capitale Europea ed aver reso lo sviluppo del volontariato agenda politica» la presidente si è rivolta con emozione al presidente Mattarella perché con il «suo sostegno e il suo incoraggiamento, possiamo lavorare insieme per costruire un futuro più solidale e prospero per tutte le cittadine e cittadini».
La delegazione di Csv Insubria Como e Varese
Alla cerimonia di apertura erano presenti anche Martino Villani e Luigi Colzani, rispettivamente direttore e presidente di CSV Insubria.«Sono stati momenti emozionanti – racconta Colzani – l’inno italiano ed europeo cantati da un coro, lo spettacolo di danza, le testimonianze dei tre rappresentanti del volontariato. Mi ha colpito, in particolare Serena Endrizzi quando ha detto che i suoi sei anni di presidenza dell’associazione sono stati i più belli della sua vita… poi il discorso del nostro presidente che, per quello che ha detto, per la sua storia, per la cultura, rappresenta appieno l’Italia del volontariato. Ci siamo sentiti davvero rappresentati».
«Anche il discorso del sindaco di Trento mi ha colpito – aggiunge Colzani – se è vero che nel meccanismo di candidatura a capitale del volontariato è stato fondamentale il lavoro di Csv Trentino, non di meno è stato cruciale il supporto dell’amministrazione comunale di Trento. Il sindaco è consapevole del valore collettivo delle esperienze di volontariato tanto da averne fatto un asse del programma amministrativo».
Erano presenti alla cerimonia anche il sindaco di Leopoli (la città ucraina che era candidata con Trento), che ha raccontato dell’impegno nell’accoglienza dei profughi interni e i rappresentanti di tutte le altre città già capitali del volontariato.
«Mi ha colpito il riferimento che Sergio Mattarella ha fatto all’articolo 2 della nostra Costituzione – racconta Martino Villani – il presidente lo ha citato sottolineando che si riferisce ai diritti dell’uomo non dei cittadini. Le parole del presidente, nel contesto in cui erano dette, hanno una forza e un significato più alti, si radicano nel valore universale della solidarietà. Ci siamo sentiti tutti fieri ed emozionati di far parte di un mondo che ha tante energie e competenze da spendere»
Le testimonianze dei volontari
Alla cerimonia di inaugurazione di Trento Capitale anche le emozionanti testimonianze di tre volontari (fonte Csvnet)
Anna Maria Minotto, in rappresentanza di coloro che aderiscono a Pronto Pia, una rete solidale a sostegno delle persone anziane, soprattutto di quelle che non hanno una rete familiare o presentano una qualche fragilità. “Il nostro impegno è fare comunità e creare benessere sociale”, ha dichiarato Anna Maria – Esserci per noi vuol dire provare a essere felici insieme, in compagnia”.
Luca Bronzini, coordinatore della scuola di italiano per stranieri Penny Whirton attiva da qualche anno al convento dei Cappuccini: “Vediamo centinaia di persone migranti giungere a Trento, vediamo troppe persone dormire in strada. Sentiamo una grande energia derivante da questo mondo, ma sentiamo anche una profonda iniquità, sentiamo come umanamente insopportabile ostacolare i progetti di vita di queste comunità. Ci attendiamo un maggiore impegno da chi è istituzionalmente preposto”.
Serena Endrizzi, presidentessa dell’associazione Intrecciante, progetto calcistico di integrazione multietnica nato tra i ragazzi richiedenti asilo dell’Africa subsahariana. “La mia storia di volontariato inizia del 2018, è una storia di sport e inclusione, di impegno per fare sì che tutti i giovani si sentano responsabili della loro associazione e che sperimentino il grande potenziale relazionale dello sport”.