Superbonus esclude le Onlus. Bianchi, Presidente CSV Bergamo: si perde un’opportunità per tutto il Terzo Settore
Martedì 26 marzo 2024 il Consiglio dei Ministri ha approvato uno schema di decreto legge che prevede nuove limitazioni per il Superbonus, misure che vanno a colpire in modo significativo il mondo del Terzo Settore e di conseguenza i cittadini che beneficiano delle attività che queste organizzazioni offrono alla comunità. Il decreto, infatti, elimina alcune eccezioni e concessioni approvate precedentemente, tra la possibilità di ricorrere ai cosiddetti ‘sconti in fattura’ e alla cessione del credito: la precedente norma lasciava, invece, intatta la possibilità per le sole Onlus di proseguire con il Bonus 110 fino al 31 dicembre 2025 per l’efficientamento delle strutture residenziali per anziani e per persone con disabilità.
«L’eliminazione di questa opportunità è un imprevisto pesante per le organizzazioni non profit, che non avendo utili non possono permettersi di portare questi costi in detrazione; la cessione del credito risultava per loro l’unica opportunità – spiega Oscar Bianchi, Presidente del Centro di Servizio per il Volontariato di Bergamo -. Sappiamo che in bergamasca molte organizzazioni, sapendo di poter contare su due anni di tempo stavano ragionando sull’opportunità di migliorare le proprie strutture dal punto di vista sismico e dell’efficientamento energetico. In questo modo si perdono non solo risorse preziose per un Settore che già fatica a reperirne, ma si perde un’opportunità per rendere le nostre comunità più sostenibili dal punto di vista ambientale. Questa notizia è un brutto colpo per tutto il nostro mondo».
La maggior parte delle Residenze Sanitarie Assistenziali e delle strutture per persone con disabilità sono, infatti, gestite da Onlus ed Enti del Terzo Settore. Enti del terzo Settore che possono attivare il 110 solo con la cessione del credito alle banche o ad intermediari finanziari autorizzati. Uno strumento che avrebbe permesso a questi enti di investire con uno sguardo verso il futuro e non solo nella gestione dell’emergenza.
«Un danno che colpirà indirettamente tutti i cittadini – conclude Bianchi -. Come Centri di Servizio per il Volontariato non possiamo restare inermi di fronte a questa situazione, stiamo già facendo il possibile per aiutare le organizzazioni e per portare la loro voce ai decisori politici».