Storie di volontariato #4 Sergio Piazzolla: ogni età è una buona età per fare volontariato
“Ho iniziato la mia attività al Servizio Esodo nel 2012 quando avevo 50 anni. Prima ho sempre fatto volontariato, in parrocchia e per associazioni sportive. Ma sono approdato qui da adulto ed è importante sottolinearlo: c’è sempre tempo di avvicinarsi al volontariato.”
Servizio Esodo
Sergio Piazzolla è un medico, da sempre impegnato nel volontariato e da oltre 10 anni volontario presso il Servizio Esodo dove svolge due turni: uno come coordinatore del servizio mensa, l’altro con il camper per le attività di intervento in strada.
Servizio Esodo è un progetto della Comunità Don Milani del Patronato San Vincenzo di Sorisole che si occupa di supporto a persone in condizioni di grave marginalità, in particolare gestisce la mensa presso la stazione delle autolinee di Bergamo, aperta tutte le sere e la domenica a pranzo, e assistenza in strada.
Posto Caldo, la mensa
La maggior parte delle persone che usufruiscono del servizio sono persone senza dimora, che dormono per strada o che vivono una situazione di estrema povertà. La loro preoccupazione principale è mangiare. Alla mensa, “Posto Caldo”, voluta da Don Fausto Resmini, hanno la possibilità di mangiare gratuitamente tutte le sere. Chiunque può accedere alla mensa, non è necessario essere iscritti a liste di alcun tipo e si viene serviti dai volontari e dalle volontarie come al ristorante.
Oltre a soddisfare il bisogno primario di nutrimento, le persone volontarie della mensa coltivano momenti di relazione e scambio con gli ospiti: essere presenti, ascoltarne le esigenze e le difficoltà, non sempre risolve i problemi, ma fa sentire vicinanza e riconoscimento della dignità umana.
Durante la mensa oltre ai volontari è sempre presente un educatore e, a volte, un sacerdote del Patronato San Vincenzo, ogni sera la mensa accoglie 42 persone alla volta per 3 turni a partire dalle 18.30 fino alle 21.30. Chi non vuole mangiare seduto al tavolo può portare via la cena in un sacchetto e consumarla dove preferisce. Sergio si occupa di coordinare le attività: distribuire i compiti agli altri volontari, valutare i bisogni, tenere i tempi, gestire eventuali imprevisti. Inoltre quando serve fa semplici medicazioni, c’è sempre qualcuno che ne ha bisogno.
“Non è sempre facile, ci sono i momenti di tensione, è normale così. Sono rari però. Bisogna essere attenti ma non farsi scoraggiare. Una delle caratteristiche della mensa è che non ci sono limitazioni, chiunque entra, non servono elenchi o tessere. L’unica limitazione è il rispetto degli altri.”
Il camper dell’attività di strada
Un’altra attività che Sergio svolge è un turno in esterno con il camper, partendo dalla stazione Servizio Esodo si muove per la città nelle zone dove sanno che si raccolgono le persone più bisognose, le incontrano e cercano di rispondere ai loro bisogni: distribuiscono abiti pesanti e coperte in inverno, scarpe tutto l’anno, prendono nota delle esigenze come visite mediche o incontri con i servizi sociali, per attivare chi di competenza. Soprattutto parlano e ascoltano, chiacchiere leggere e sorrisi, quando possibile, anche se non mancano i momenti di rabbia e frustrazione.
“Andiamo anche nelle scuole superiori a raccogliere il materiale che poi distribuiamo.
Organizziamo lo Scarpe diem: raccogliamo scarpe, vestiti, borsoni che i ragazzi ci consegnano e noi redistribuiamo. Scarpe diem perché le scarpe sono la cosa che più ci chiedono, vivendo per strade le consumano, ma sono difficili da reperire”
Le motivazioni del volontariato
Sono almeno 3 i motivi che sostengono Sergio nello svolgere questa attività: il primo è la solidarietà umana per persone che stanno soffrendo, a cui sono successe cose brutte nella vita; il secondo è la fede religiosa; il terzo è l’aspetto della restituzione: restituire alla comunità parte dei doni che si sono ricevuti nel corso della vita, condividendoli con gli altri.
“Una motivazione è anche data dall’amicizia, il trovarsi bene con le persone con cui collaboro nei miei turni, è un gruppo splendido. È un clima di amicizia che vivo con i volontari, ma anche con alcuni degli ospiti c’è un bellissimo rapporto: ci abbracciamo, ci vediamo volentieri, ci raccontiamo cose. Non sempre è così, a volte ci sono giornate no, in cui la riconoscenza non c’è, ma non importa”
Come donare
Per fare donazioni si possono portare al Patronato San Vincenzo a Sorisole, in via Madonna dei Campi, dove si trova il centro di raccolta di materiale.
Cosa donare:
– Vestiario
– Biancheria intima in buono stato
– Scarpe
– Giacconi
– Cappelli, berretti, guanti e sciarpe
– Borsoni
– Coperte, sacchi a pelo
Si può donare anche il cibo portandolo direttamente alla mensa la sera oppure al Patronato. Bar e attività di ristorazione che hanno avanzi di cibo dalla giornata o aziende che in periodi di festa hanno dolci e regali non consegnati, possono donarli al Servizio.