L’Isola che c’è compie vent’anni, edizione speciale il 21 e 22 settembre
L’Isola che c’è edizione numero venti. L’unica e inimitabile fiera comasca delle economie solidali si prepara a festeggiare il suo compleanno con un’edizione speciale il 21 e 22 settembre, nel Parco Comunale di Villa Guardia (cerimonia di apertura sabato alle 10.30, info www.lisolachece.org).
La fiera si è evoluta e trasformata senza però mai perdere di vista il suo spirito, quello che l’ha spronata a continuare a credere nella sostenibilità sociale ed ecologica, nella valorizzazione delle relazioni, della partecipazione attiva e democratica ai processi decisionali, economici e sociali.
I numeri di questi anni raccontano di migliaia di visitatori con centinaia di espositori, organizzazioni e volontari coinvolti. La formula si ripete anche quest’anno: due giorni di intrattenimento, cultura, divertimento e buona musica e alcune novità come la scelta di dedicare, nella giornata di sabato, ogni performance artistica al ruolo della donna e della figura femminile nelle diverse culture e alla lotta per la parità di genere. Artiste, ballerine e cantanti, insieme ad associazioni del territorio che si occupano di queste tematiche, trasmetteranno nuove visioni, così come alcune associazioni giovanili che arricchiranno il programma portando uno sguardo nuovo e qualche sorpresa.
Ci saranno spazi dedicati allo sport in cui si potranno provare diverse attività dal basket allo yoga, dal tip tap al parkour, dalla danza alla vela. Tante le proposte per il benessere di grandi e piccoli: per le neomamme consigli sull’allattamento e letture condivise mamma-bebè. Per gli adulti, body-mindfullness, laboratori di danza espressiva e lezioni di ballo.
Lungo questi vent’anni, L’isola che c’è ha innescato nuove connessioni tra il pubblico e le realtà dei tanti settori rappresentati: alimentazione, artigianato, energia pulita, editoria, riciclo. Non mancheranno anche quest’anno riflessioni e incontri su temi urgenti come il problema abitativo, la transizione ecologica, l’adozione, la giustizia riparativa e la condivisione di esperienze di comunità con esponenti del mondo del terzo settore.
Per quanto riguarda gli spettacoli, si spazierà dal teatro per tutta la famiglia alle pizziche e danze salentine con una speciale esibizione degli allievi della scuola di Musica di Villa Guardia. Tra gli ospiti, la fumettista Caterina Costa (in arte Cheit.jpg) che incontra i ragazzi per esplorare insieme i temi della salute mentale e della sfera emotiva e Guendalina, cantautrice e artista milanese che unisce introspezione, storytelling e ispirazioni provenienti dall’hip hop. E ancora, Anita Cane Violins, pseudonimo di Valentina Iaconis, cantautrice-rapper comasca, Zanira (nome d’arte di Irene Zanovello) e la cantautrice Cheriach Re. Musica e balli fino a tardi sabato sera con La Malaleche band che abbraccia patchanka, folk, musica reggae, rumba e rock’n’roll e il dj set di Martina Potente.
Domenica toccherà a Elito, messicano di nascita e italiano d’adozione, accompagnato dal suo inseparabile guitalele, alla giovane rock band degli Hagen’s, ai 7grani, storico gruppo folk-rock comasco e al Tommaso Imperiali & Five Quarters che proporrà un’esplosiva miscela di blues, funky e rock‘n’roll. Tra le iniziative benefiche, un’asta di biciclette riparate promossa dalla Ciclofficina Par Tucc e Canti della Resistenza, concerto del gruppo Zoccolo duro con buffet di dolci palestinesi il cui incasso sarà devoluto alla campagna in favore del popolo palestinese.
Sono oltre trecento in ogni edizione. I volontari hanno un ruolo fondamentale nella riuscita della fiera e dal loro contributo dipende la buona riuscita della manifestazione. Un equipaggio cresciuto negli anni sempre più organizzato.
«Negli anni è stato fatto un importante lavoro di coinvolgimento delle organizzazioni del territorio – spiega Martino Villani, direttore del Centro di servizio per il volontariato Insubria che si occupa proprio di coordinare i volontari della fiera – I due giorni della Fiera danno l’opportunità di fare un’esperienza piacevole, di coltivare relazioni, lavorando insieme per realizzare un evento unico. E questo è lo spirito della fiera».