Lo Snodo e rete Confluenze: è partita la seconda edizione della scuola di cittadinanza
È iniziata la seconda edizione della Scuola di Cittadinanza Attiva Territoriale (SCAT), il progetto dei giovani dello Snodo e della rete di 41 realtà no profit Confluenze. L’iniziativa, che vede il coinvolgimento di tutte le scuole superiori della città di Erba, ha ottenuto il sostegno dalla Fondazione Comasca e di Regione Lombardia.
«Abbiamo scelto di riproporre questo progetto – dice Simone Pelucchi, presidente de Lo Snodo – perché lo scorso anno ha riscontrato un ottimo successo, coinvolgendo in totale quasi 1000 studenti delle scuole superiori erbese e oltre 50 ragazzi al percorso pomeridiano. Si tratta di un progetto ambizioso rivolto alle classi del triennio degli istituti erbesi. Nasce dalla collaborazione tra Confluenze, CSV Como e il Coordinamento Comasco per la Pace, che da anni propone la Scuola dei Diritti Umani sul territorio comasco. La sfida è quella di stimolare negli studenti curiosità, interesse e riflessione sul tema dei diritti umani e della cittadinanza attiva, in chiave sia universale sia territoriale. Siamo molto felici che abbiano aderito al progetto, con grande entusiasmo e partecipazione, tutte le scuole superiori di Erba: Carlo Porta, Galileo Galilei, Manzoni Romagnosi, Villa Padre Monti ed Enfapi».
Gli incontri con Villa Padre Monti ed Enfapi si svolgeranno nei prossimi mesi. Il percorso della SCAT – destinato agli studenti delle classi aderenti del Carlo Porta, Manzoni, Galilei e Romagnosi – è partito invece in questi giorni e si compone di nove appuntamenti. Il primo incontro, dal titolo “Universali, Inalienabili, Irrinunciabili: un mondo di diritti”, si è tenuto presso gli istituti scolastici e ha trattato l’argomento dei diritti umani. Relatrici Giulia Vicini, Gaia Giustiniani, Dayana Chaparro, con incursioni teatrali dei giovani attori Pietro Cerchiello, Ariele Soresina, Mark Kevin Barltrop e Virginia Sidioti.
Il secondo incontro dal titolo “Il diritto di restare umani: oltre la frontiera tra la vita e la morte” si svolgerà lunedì 4 novembre presso il teatro Excelsior di Erba alla presenza di oltre 500 studenti. Vi sarà la proiezione del film drammatico «Sopravvissuti» diretto da Elia Carmine, e un dibattito successivo condotto dalla psicologa Michela Rapomi e dall’esperto Fabrizio Fogliato.
I successivi sette appuntamenti sono ad adesione volontaria per i ragazzi che frequentano il triennio delle scuole superiori. Gli incontri si svolgeranno il mercoledì pomeriggio dalle 14.30, tra i mesi di novembre e febbraio, presso la sede de Lo Snodo in stazione ad Erba. I ragazzi potranno raggiungere la sede già dalle ore 13 e pranzare insieme: un modo diverso per conoscersi e iniziare a fare gruppo. Il primo incontro si terrà mercoledì 13 novembre e tratterà della tutela dell’ambiente.
Il 27 novembre, invece, nell’incontro “Le terre promesse e le terre di nessuno” ci si concentrerà sul diritto dei migranti.
Mercoledì 11 dicembre nella conferenza dal titolo “Rendere risorsa i conflitti” si parlerà di giustizia riparativa.
Il 15 gennaio “L’arma del vicino è sempre la più carica”, approfondendo il tema del diritto alla pace e disarmo.
Mercoledì 29 gennaio i diritti di genere con “Per fortuna non siamo tutti uguali”.
Mercoledì 12 e 26 febbraio gli incontri di toccheranno i temi del diritto alla casa, al cibo, alla salute e sulla libertà di pensiero e di espressione.
Ogni incontro sarà gestito da un relatore esperto sul tema e da alcune realtà di Confluenze che, quotidianamente sul nostro territorio, si occupano di tutelare quel diritto. Le realtà della rete porteranno così la loro esperienza di attivismo nei singoli incontri pomeridiani e proporranno ai ragazzi la partecipazione ad attività o iniziative specifiche (che verranno riconosciute come PCTO) perché possano sperimentare cosa significa attivarsi sul proprio territorio nella difesa e promozione dei diritti umani.
“La Scuola di Cittadinanza Attiva Territoriale – prosegue Pelucchi – rientra in un progetto YouthBank di Fondazione Comasca, per cui ringraziamo il presidente Angelo Porro e tutti i collaboratori della Fondazione.
L’iniziativa, inoltre, rientra nel progetto regionale “GG: Il gioco continua!” dove siamo partner”. La SCAT, dunque, è un progetto che unisce universalità e territorialità, che fonda il globale con il locale. È un’iniziativa che nasce dai giovani dello Snodo – supportati dalla comunità adulta – per altri giovani. La partecipazione agli incontri dello scorso anno era stata molto alta. Ora non resta far altro che augurarsi che anche quest’anno i ragazzi aderiscano spontaneamente al percorso di cittadinanza attiva.