CSV INSUBRIA- c’è uno posto nel mondo per le donne che ancora non abbiamo conquistato
CSV INSUBRIA- c’è uno posto nel mondo per le donne che ancora non abbiamo conquistato.
E’ il posto dell’uguaglianza e del diritto. Ne vogliamo riflettere insieme e invitare ad aderire tutte le donne e uomini, tutti coloro che nel quotidiano impegno anche come volontari nelle associazioni, riconoscono il bisogno di accrescere i propri strumenti per divenire maggiormente incisivi nell’affermare – anche nel proprio contesto di vita – la parità di genere, il diritto delle donne alla serena affermazione, la liberazione degli uomini dagli stereotipi che ancora spesso influenzano i loro sguardi. Giovedì 28 novembre alle ore 20:45, al Cineteatro sant’Amanzio di Travedona Monate, saremo presenti all’interno della rassegna cinematografica di Filmstudio ’90, Un posto nel mondo con le associazioni Women Emporwement di Varese e Mica Macho. Sarà l’occasione per confrontarci su come, nel nostro quotidiano, possiamo promuovere la parità di genere, il diritto all’autodeterminazione delle donne.
IL POPOLO DELLE DONNE
C’è bisogno che un’idea diventi un movimento affinché si possa affermare come comportamento, atteggiamento, diritto. Il popolo delle donne prova a tracciare una via che aiuti la nostra società a liberare l’intelligenza, la sensibilità e le abilità del femminile.
Dare lo stesso posto nel mondo alle donne e agli uomini, sottolinea Marina Valcarenghi in un passaggio della sua incredibile Lectio, necessita la presa di responsabilità di noi donne a diventare protagoniste attive della liberazione di una lotta tra i sessi, tessuta di insicurezza e dominanza, per far spazio a relazioni tra soggetti e identità che si riconoscono nella loro interezza.
Passa attraverso un ribaltamento di paradigma epocale: accettare che la superiorità biologica – il potere sessuale della donna – cessi di minacciare l’uomo e possa di conseguenza liberarsi dal pesante fardello del patriarcato che richiama alla dominanza.
I protagonisti:
YURI ANCARANI
Nato a Ravenna nel 1972, Yuri Ancarani è un video artista e film-maker italiano. Le sue opere nascono da una commistione fra cinema documentario e arte contemporanea, e sono il risultato di una ricerca tesa a esplorare regioni poco visibili del quotidiano. I suoi lavori sono stati presentati in mostre e musei nazionali e internazionali,
MARINA VALCARENGHI
Sono una psicoanalista e considero il lavoro analitico indissolubilmente intrecciato al tessuto sociale. Ho aperto trent’anni fa una scuola di psicoterapia nella quale sono tuttora docente e nel 2009 ho creato un’associazione per lo studio e la psicoterapia della violenza. A partire dal 1994, per prima volta in Italia, ho introdotto in carcere la cura psicoanalitica (ovviamente come libera scelta) rivolta a uomini detenuti in reparti di isolamento, prima a Opera e attualmente a Bollate, costruendo poco per volta un mio metodo di lavoro, che ha fra l’altro azzerato la recidiva fra i miei pazienti, sia in carcere che fuori. Sono indifferente all’ortodossia, mi interessa sperimentare e portare la psicoanalisi anche fuori dagli studi professionali.
IL POPOLO DELLE DONNE
I giovani studenti dell’Università di Milano rappresentano nel chiostro dell’università, tra le strade e per traslato nella nostra società – le parole, le riflessioni e l’iniziativa concreta di giovani donne e giovani uomini che accolgono la sfida di un cambiamento di prospettiva, che porta con sé la calma serenità dell’uguaglianza.