Piccolo, vicino e vincente: il volontariato “della porta accanto” racconta l’integrazione riuscita
Ciessevi chiama al tavolo di “Città aperta. Il volontariato per l’integrazione dei migranti” le realtà che quotidianamente, nei quartieri più multiculturali della metropoli, praticano strategie vincenti di integrazione. Dalla “Biblioteca vivente” dove non ci sono libri, ma persone da “leggere”, alla cucina gomito a gomito che unisce donne italiane e donne migranti in una pubblicazione editoriale per food enthusiast.
“Sono molte le realtà che nel territorio milanese contribuiscono, quotidianamente, al successo delle traiettorie di integrazione dei migranti. Coerente con il suo ruolo di servizio alle associazioni, Ciessevi intende offrire loro uno spazio di confronto e pensiero. Per ripartire dal tema, condividere le esperienze e i significati, individuare obiettivi comuni di azione per la costruzione di una Milano sempre più accogliente. E per rendere visibile quanto di buono i cittadini, nelle loro forme organizzate, fanno tutti i giorni per facilitare l’inclusione dei migranti. Sono le buone notizie che è importante ricordare e diffondere per contribuire a cambiare la narrazione sull’immigrazione e a rendere più coesi i nostri territori”. Con queste motivazioni Ivan Nissoli, presidente di Ciessevi riassume la necessità di un evento come Milano città aperta. Il volontariato per l’integrazione dei migranti che si terrà mercoledì 15 novembre, alle ore 17, allo Spazio San Vittore 49, in via San Vittore 49 a Milano.
Una tavola rotonda che poggerà su di un solido quadro accademico tratteggiato da Maurizio Ambrosini del Dipartimento di scienze sociali e politiche dell’Università degli Studi di Milano, chiamato ad inquadrare il fenomeno migratorio nei nostri territori. Un quadro scientifico d’insieme arricchito anche dallo statistico Roberto Volpi che porterà al tavolo dei lavori i dati del paper «Il modello italiano di integrazione diffusa. Un’alternativa alla banlieue?».
Parola poi al Volontariato e al suo impegno quotidiano nel rendere “accoglienti” i quartieri di Milano. Refugees Welcome Italia racconterà i propri progetti di accoglienza “diffusa” dei migranti nelle famiglie milanesi. La Strada parlerà, invece, del progetto “Cuoche di Casa mia” che ha visto donne italiane e straniere gomito-gomito per la creazione di un libro di ricette di cucina la cui vendita sovvenzionerà un percorso di orientamento, formazione e avviamento al lavoro a sostegno di madri sole. La Grangia di Monluè porterà la sua esperienza dal cuore della periferia sud est di Milano dove segue i migranti nel processo di concreta integrazione in Italia: dalla lingua all’inserimento lavorativo.
Dal sud est al sud ovest di Milano con Le radici e le ali, da due decenni presente al “Giambellino”, con percorsi multipli rivolti alla numerosa popolazione migrante: dal doposcuola all’inserimento lavorativo al nodo dell’abitare. Completa la narrazione delle buone pratiche territoriali, ABCittà che presenta il progetto “Biblioteca Vivente”, nato in Danimarca negli anni ’80, per promuovere l’incontro, ridurre i pregiudizi e favorire il dialogo attraverso la lettura di libri umani.
L’incontro si concluderà con un necessario quanto concreto sguardo volto verso il futuro dei “territori accoglienti” grazie alla guida della Professoressa Paola Bonizzoni dell’Università Statale di Milano che modererà la tavola rotonda conclusiva dal titolo “Prospettive future per città inclusive: alleanze per l’integrazione” con la partecipazione di Manuela Brienza (Comune di Milano), Daniela Marzana (Università Cattolica del Sacro Cuore), Tina Comaty (Randstad), Dava Gjoka (Associazione Città Mondo), Peppe Monetti (Fondazione Casa della carità – Campagna Ero straniero).
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Richiesta registrazione il seguente form. Per ulteriori informazioni www.ciessevi.org – cultura@ciessevi.org – 02. 45475865.