“The True Cost” al cinema
È con la proiezione di The True Cost (2015), un film di Andrew Morgan, che la Cooperativa Nonsolonoi di Cremona e Cinema Filo vogliono porre l’attenzione su di un tema discusso da qualche anno, ma di cui si parla ancora poco, quello dell’insostenibilità dell’industria della moda. Se il prezzo dei capi di abbigliamento, alta moda a parte, è in calo da decenni, il costi umani e ambientali sono cresciuti a dismisura.
Chi realizza i capi di abbigliamento che indossiamo tutti i giorni? È questa la domanda che ognuno di noi dovrebbe porsi, e che il movimento Fashion Revolution invita a fare interpellando anche i più famosi brand di moda. Fashion Revolution è nato in seguito al disastroso crollo del Rana Plaza del 24 Aprile 2013, un complesso produttivo di Dhaka, Bangladesh, in cui morirono 1133 lavoratori e molti altri rimasero feriti. Aderire a questa “rivoluzione” significa credere in una moda che rispetti le persone, l’ambiente, la creatività ed il profitto in eguale misura, perchè quando tutto è focalizzato sul profitto i diritti dei lavoratori e la tutela dell’ambiente vengono dimenticati.
The True Cost racconta la tragedia del Rana Plaza e svela tutti gli aspetti controversi di questo settore commerciale: dalle storie di lavoratori sottopagati ed esposti a rischi, alla considerevole quantità di pesticidi nel cotone utilizzato, al difficile smaltimento di tonnellate di abiti dismessi. Girato in diversi Paesi in tutto il mondo, il documentario alterna le immagini delle passerelle più importanti con quelle dei sobborghi più disagiati, dove viene realizzata la gran parte dei capi presenti sul mercato. Con numerose interviste ad addetti ai lavori e opinionisti – tra i quali l’eco-stilista Stella McCartney, l’attivista Livia Firth e l’ambientalista Vandana Shiva – The True Cost ci fa aprire gli occhi sull’impatto umano e ambientale dell’industria della moda, a fronte dell’incremento del 500% nel consumo di abbigliamento registrato negli ultimi vent’anni e della tendenza, sempre più diffusa, al “fast fashion” da parte di aziende e marchi globali.
Noi consumatori siamo consapevoli che quando acquistiamo di una tshirt a pochi euro il vero prezzo lo sta pagando qualcun’altro? Più gli acquirenti si faranno domande, più le aziende saranno invitate a rispondere attraverso tracciabilità, trasparenza e gestione sostenibile della produzione. Creare un futuro più etico e sostenibile si può, acquistando in modo consapevole, ed il commercio equo e solidale percorre da tempo questa strada, proponendo capi provenienti da filiere sicure e da produttori certificati fair trade.
La proiezione è prevista per mercoledì 11 Aprile alle ore 21:00 al Cinema Filo a Cremona; costo del biglietto € 5, studenti € 4. L’iniziativa si svolge in collaborazione con gli studenti di musicologia di Cremona e l’Unione degli Universitari.
NONSOLONOI
Nonsolonoi è un cooperativa sociale di tipo B che dal 1995 lavora sul territorio cremonese per diffondere i prodotti del commercio equo e solidale e la cultura del consumo responsabile e solidale attraverso le tre botteghe di Cremona, Casalmaggiore e Viadana. Nonsolonoi è un’organizzazione senza scopo di lucro che opera per costruire un’alternativa all’attuale modello di sviluppo, che sia fondata sui principi della giustizia sociale, della sostenibilità e della solidarietà.
Per ulteriori informazioni: www.nonsolonoi.org