Commedia a favore di Unione Italiana Ciechi sez. di Lodi
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS – ATS sezione territoriale di Lodi, con sede in Lodi via Fanfulla n. 22, da sempre attiva nel promuovere, sostenere ed organizzare iniziative di promozione sociale, di sensibilizzazione nell’ambito della prevenzione delle malattie della vista, nella diffusione di messaggi di inclusione e svolgere azioni per la rappresentanza ed il riconoscimento dei diritti delle persone non vedenti ed ipovedenti.
In numerose iniziative ha dimostrato vicinanza, partecipazione e condivisione di eventi di carattere culturale, musicale, sportivo e conferenze per divulgare una corretta informazione della prevenzione delle malattie della vista, ma ora, scende in campo per promuovere un particolare evento, con lo scopo di diffondere un messaggio che, attraverso altre iniziative che organizzeremo in seguito, possa dare un contributo per salvaguardare un bene assai prezioso per tutta la cittadinanza lodigiana e di tutti i Comuni della Provincia, un bene che riporta alle origini di tutto il nostro territorio ossia: il dialetto lodigiano.
Questo nostro primo contributo è stato reso possibile grazie alla generosità e professionalità della Compagnia teatrale “Il Siparietto”, che il giorno 5 maggio 2018 alle ore 21:00, presso il Teatro dell’oratorio della parrocchia di San Fereolo offrirà uno spettacolo da non perdere intitolato: “Sciuri e pòri diaulì”.
Il ricavato andrà a sostegno di una importante iniziativa che si terrà dal 14 al 19 ottobre, che porterà a Lodi e in alcuni altri Comuni del territorio, una serie di conferenze e visite oculistiche gratuite sulla unità mobile oftalmica dell’U.I.C.I. Consiglio Regionale Lombardo, per essere sempre più vicini e utili ai cittadini fornendo servizi e informazioni adeguate per salvaguardare un bene prezioso e insostituibile che è… la nostra vista.
Il costo del biglietto è di € 8,00. Per la prevendita rivolgersi presso la sede sociale al numero di telefono 0371/ 56312, in Lodi via Fanfulla numero 22.