Don Merola a Rovellasca, educazione e giustizia riparativa
Il prossimo venerdì 25 maggio, alle ore 21.00 all’oratorio di Rovellasca, si terrà un incontro nell’ambito dei Laboratori di Giustizia e Legalità promossi da Progetto COnTatto. La serata, organizzata in collaborazione con il Coordinamento Comasco per la Pace, vedrà la partecipazione di don Luigi Merola, accompagnato dai docenti della facoltà di giurisprudenza dell’Università Insubria Grazia Mannozzi e Giovanni Angelo Lodigiani. Entrambi responsabili della cattedra di Giustizia Riparativa e Mediazione Penale, affrontano il tema da due diverse prospettive: Mannozzi si occupa dell’aspetto normativo mentre Lodigiani, sacerdote con formazione in scienze politiche e filosofia, tratta il background filosofico da cui nasce la giustizia riparativa.
Don Merola, fondatore della Fondazione “’A voce d’e Creature”, dal 2004 vive sotto scorta a causa del suo impegno contro la camorra. Impegno che si coniuga principalmente nell’educazione e rieducazione dei ragazzi dei quartieri più difficili della città di Napoli. In un intervento su Rai scuola dedicato alla legalità ha spiegato qual è il ruolo dell’educazione nella società: “il contesto in cui un ragazzo vive può condizionare la vita di quel ragazzo. Io ho sempre detto che nessuno nasce delinquente, lo si diventa. […] L’Italia non ha bisogno dell’esercito dei soldati, perché quando arrivano i soldati, o il magistrato, è già tardi. L’Italia ha bisogno di un esercito di insegnanti, di educatori, di genitori che devono tornare a fare i genitori. […] ho capito che bisogna iniziare dai bambini, se vogliamo formare cittadini onesti”. Nelle sue attività sul territorio, don Merola ha messo in campo e praticato azioni di ricucitura delle ferite della società e di educazione alla legalità, promuovendo la creazione e ricomposizione dei rapporti all’interno della comunità.
“L’educazione alla legalità e l’obiettivo di Progetto COnTatto sono profondamente legati” ha detto Grazia Mannozzi “la giustizia riparativa, infatti, non è alternativa al processo penale, ma sinergica: lavora all’interno del sistema delle norme e dei valori sottesi alle norme. L’educazione alla legalità crea comprensione e quindi predisposizione alla legge e alla legalità, presupposti essenziali per avviare dei progetti di giustizia riparativa”.