Un saluto e un arrivederci
Da vent’anni il volontariato si racconta sulle pagine del quotidiano La Provincia di Como, ora continua da martedì 3 luglio, ogni settimana, con un inserto di otto pagine: reportage di progetti attivi, capaci di generare reale cambiamento sociale, storie di persone che operano per e con le situazioni di grave disagio, dati e numeri per fotografare la realtà, immagini di quello che nessuno vede, interviste a chi può aiutare a comprendere, politici, medici, economisti, sacerdoti, insegnanti, ma anche eventi e feste, perché il volontariato è relazione e ancora avvisi di bandi, scadenze, normative e tutto sulla riforma del Terzo settore.
Alla fine degli anni Novanta i Centri erano appena stati costituiti, stavano sorgendo in tutte le provincie, e a Como la comunicazione della neonata Associaione per il Volontariato Comasco – CSV era affidata a Paola Carlotti. Sua l’idea di concordare con il quotidiano La Provincia una pagina dedicata al volontariato, la affiancava l’allora direttore del CSV Angelo Anelli. I contenuti e i testi della pagina vennero poi scritti dalla redazione di ecoinformazione. La struttura iniziale non è mai stata completamente rinnegata: si prevedeva una parte dedicata alle norme, c’era poi la rubrica delle notizie dove si descrivevano le attività delle associazioni. In particolare si cercava di partire dal bisogno che si andava manifestando per poi raccontare del soggetto che vi rispondeva. Spiega Gianpaolo Rosso: “Una pagina che ha avuto un suo senso non solo nel dare visibilità alle buone pratiche del terzo settore e del volontariato, ma anche nell’aspirazione di far leggere ai soggetti del volontariato la complessità della realtà e far proporre loro soluzioni in ambiti diversi, con una visione laterale del proprio ruolo.” Ambiti dove i volontari non sono direttamente impegnati ma, era questo uno degli obiettivi, verso i quali richiamare una presa di responsabilità nella logica di unire la società così come lo sono le persone: ad un tempo volontario, lavoratore, con relazioni affettive, cittadino. ”Considerarle disunite le impoverisce” conclude Rosso. Un esempio per tutti: chi avrebbe mai potuto immaginare che a Como il volontariato avrebbe saputo dare una risposta così efficace, sotto tanti punti di vista, nell’ambito delle pene alternative? Raccontarlo ha permesso a tanti di scoprire come le attività di volontariato non abbiano valore solo per le risposte ai bisogni che riescono a dare, in un’ottica di supplenza del welfare, ma sappiano trascinare con sé valori “collaterali” come buone relazioni, inserimento sociale, coesione, consapevolezza, riduzione dei conflitti. È anche grazie a quel racconto continuato, settimana dopo settimana, per vent’anni fino ad oggi, che Diogene, il nuovo inserto in edicola dal 3 luglio tutti i martedì con La Provincia, può prendere vita, raccogliere il testimone dell’Agenda del volontariato e avvalersi delle esperienze dei volontari e di CSV Insubria.