Sul tema dei beni comuni Varese si muove
Varese non ha ancora un Regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni, ma confidiamo che verrà approvato nel giro di qualche mese. Nonostante ciò a Varese si parla di beni comuni e di regolamento da almeno due anni:: il dibattito è iniziato nel 2016 in occasione delle elezioni amministrative ed è proseguito con l’attivazione di laboratori di cittadinanza realizzati da Labsus (www.labsus.org) in collaborazione con il Comune presso il CSV Insubria, fino all’avvio di un progetto finalizzato anche all’approvazione del regolamento, che ha attivato una rete di organizzazioni (Comune di Varese, CSV Insubria, Labsus, Legambiente Varese, Cooperativa Sociale Naturart, Elmec Informatica) ed è stato finanziato dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto.
Questo percorso è stato e sarà un’occasione proficua per accompagnare l’approvazione del regolamento in modo che non rimanga solo un adempimento formale: è come fare un investimento di e in capitale sociale, per contribuire a ricostruire un differente rapporto tra cittadini e tra cittadini e pubblica amministrazione, che, soprattutto in questi ultimi anni, è entrato pesantemente in crisi.
Il tema dei beni comuni è molto discusso negli ultimi anni forse perché si incrocia con temi come l’economia civile, la partecipazione o il welfare nelle città. Una definizione utile e allo stesso tempo pragmatica è quella di beni comuni urbani che si ricava da numerosi regolamenti per l’amministrazione condivisa adottati in diversi comuni italiani:
i beni, materiali, immateriali e digitali, che i cittadini e l’Amministrazione riconoscono essere funzionali all’esercizio dei diritti fondamentali della persona, al benessere individuale e collettivo, all’interesse delle generazioni future…
Il Regolamento sull’amministrazione condivisa dei beni comuni è un atto normativo che disciplina le forme di collaborazione tra i cittadini e l’amministrazione comunale finalizzate alla cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni. Queste collaborazioni possono essere proposte dai cittadini o promosse dal Comune, attraverso la sottoscrizione di Patti di collaborazione. Un Patto di collaborazione è un accordo tra cittadini attivi e amministrazione comunale che regola la collaborazione e descrive le forme attraverso le quali si realizzerà la cura del bene comune oggetto del patto stesso.
Prima del 2014, quando viene elaborato e adottato il regolamento di Bologna, non esistevano strumenti normativi che permettessero ai cittadini di occuparsene legittimamente e alle amministrazioni di concederglielo. Da allora l’associazione Labsus ne ha promosso l’adozione in più di 200 comuni italiani, oltre 150 dei quali lo hanno già adottato.
Lorenzo Fronte
sociologo, consulente e formatore a orientamento psicosociologico.
Collabora con il progetto Varese bene comune.