#StorieDiVolontariato
Le testimonianze che rendono grande Milano
Racconti di storie di associazioni e di volontari che operano quotidianamente.
Giancarlo il giornalista-volontario nella redazione B.Livers
“Con schiettezza dico che da quando faccio volontariato è cambiato il mio modo di pensare, di vedere la città, le persone, sono cambiato io… ho avuto così tanto dalla vita e volevo restituire, ma non era vero, dopo un anno al Bullone ho capito che era più quello che ricevevo di quanto avrei mai potuto portare in questa esperienza”. Giancarlo è una nota penna a Milano, per oltre trentacinque anni firma di punta del Corriere della Sera. Poi la sua vita è cambiata, grazie a una scelta radicale che parte dall’Isola d’Elba, passa dal lasciare per due anni il cellulare in un cassetto e continua, oggi, come Direttore nel magazine Il Bullone. Un magazine – edito da Fondazione Near Onlus – tutto milanese, realizzato da una redazione di ragazze e ragazzi, dai sedici ai venticinque anni che, superando anche difficoltà personali, spesso laceranti, si lanciano coraggiosamente nel “fare” un mensile cartaceo unico nel suo genere.
Mariangela e Gino, volontari-coniugi nel cuore delle case popolari
Mariangela e Gino non solo sono sposati, ma hanno deciso di fare volontariato insieme in un territorio particolarmente difficile e ricco di sfide. Infanti sono volontari dell’Associazione Luisa Berardi che dagli anni ‘90 si prende cura dei minori e delle famiglie che vivono nel complesso (in tutti i sensi) di Case Popolari della zona Molise-Calvairate. Lei volontaria in questo cortile da giorno zero, lui dopo essere andato in pensione “solo perché gliel’ha chiesto nostra figlia che qui ha curato il doposcuola… se glielo chiedevo io non mi avrebbe ascoltata”, sorride Mariangela mentre Gino annuisce. Una storia di Volontariato semplice, come tante, belle, sono quelle che fungono da motore di inclusione e legalità nel cuore delle zone più difficili della Metropoli. Questa è la storia di Mariangela e Gino, volontari-coniugi nel cuore delle case popolari.
Bruno, il volontario-pediatra degli ultimi
“Cosa me lo fa fare? Quando lo faccio è più quello che ricevo di quello che do in tempo e professionalità. Ottengo in cambio il sorriso di gente che mi fa capire d’essere felice d’aver trovato, finalmente, qualcuno che l’accoglie… e poi mi arricchisce operare insieme a persone che condividono con me principi e storie!”.
Bruno fa di mestiere il pediatra e, nel tempo libero, quando fa volontariato, continua gratuitamente la sua professione mettendosi a disposizione del PoliTruck di Emergency che, a Milano, fornisce servizi di medicina di base, educazione sanitaria e orientamento socio-sanitario per facilitare l’accesso al sistema sanitario a chi ne ha bisogno. Il Politruck, con il suo carico di volenterosi operatori e volontari è operativo, dal lunedì al venerdì, in alcune aree di Milano dove degrado e marginalità sono elevati come la zona della Stazione Centrale, del Lorenteggio, Calvairate Molise e San Siro.
Laura, la volontaria che “investe” nel Tempo condiviso
Il dubbio è se definirla “bancaria” o “banchiera”. Nel senso che Laura e il suo gruppo di volontarie e volontari Amici della Madia non fanno altro che questo: contano quanto Tempo hanno a disposizione, lo investono in azioni, gratuite, per il Quartiere e chiedono poi a chi vi aderisce di fare lo stesso per fare crescere un tesoretto, preziosissimo, di buone pratiche comuni.
Nello specifico, una volta a settimana, Laura insegna zumba a chi, a sua volta, la aiuterà, gratuitamente, a imparare altre cose in un circolo virtuoso di condivisione accessibile a tutte e a tutti i cittadini. “Il problema – ci racconta – è che il Tempo è sempre poco nella vita dei milanesi, sappiamo di chiedere tanto, però sappiamo anche che è una cosa bellissima investirlo per gli altri!”.
Eleonora, la volontaria-guerriera dal “pollice verde”
“Certamente chiedete prima al Comune il permesso di prendervi cura di uno spazio verde, però, se vedete un’aiuola degradata, abbandonata, intervenite con tempestività, non aspettate con le mani in mano, abbellitela, rendetela accogliente, perché quando lo fate, lo fate per tutti!”.
Eleonora è una volontaria che aderisce alla filosofia pratica del Guerrilla Gardening, un gruppo di appassionati del verde che ha deciso di interagire positivamente con lo spazio urbano opponendosi attivamente al degrado agendo contro l’incuria delle aree verdi. L’attività principale del gruppo è quella di rimodellare ed abbellire, con piante e fiori, le aiuole e le zone dimesse o dimenticate di Milano e di altre centinaia di città nel mondo.
“Certo, diciamo, non è proprio burocraticamente ineccepibile, ne siamo consapevoli, ma lo stesso Comune ci ha conferito il Premio Campione Per l’Ambiente, quindi riconoscendo il valore di ciò che facciamo!”.
Fabio, il volontario che fa volontariato in Università
«Fare volontariato in Università ci allena anche al collaborare e questa cosa ci sarà utile quando saremo fuori nel mondo del lavoro». Fabio è uno studente della Bicocca e insieme ad altre studentesse e studenti ha fondato unixMiB, formalmente il gruppo utenti Linux dell’Università, ma più concretamente un gruppo coeso, pieno di carica, capace di animare aule e corridoi di contenuti culturali legati al mondo dell’Informatica a tutto tondo, argomento sempre più prorompente nelle nostre giornate. «Facciamo riunioni aperte e talk gratuiti… e poi abbiamo anche patatine e il resto per accogliere chi arriva in auletta. Facendo volontariato qui – conclude Fabio – la Bicocca non è più un semplice luogo dove venire per fare unicamente lezione, bensì un’opportunità per aprire la mia mente».
Dino, il volontario che combatte l’Oblio
Ricucire la Storia di una via per cercare di ricucirne il tessuto sociale. Dino da anni mette il suo tempo libero al servizio del proprio quartiere, un quartiere spesso finito in prima pagina e sui telegiornali per il lato “nero” della cronaca. Ma questo non abbatte Dino. Il suo impegno è quello di ricercare, incontrare, ricostruire la Storia di via Padova per non dimenticare che questo spicchio di città multietnica fu, da sempre, approdo sicuro e accogliente per numerose ondate migratorie, prima dal nord-est Italia, poi dal sud… e poi, e poi siamo all’Oggi. Ricostruire storie, volti, ricordi, immagini per non perdere la “presa umana” sul Presente e mitigare la diffidenza e la separazione tra vicini di casa. Questa è la missione da volontario di Dino.
Nina, la volontaria dalla strada
Lei è una sorta di istituzione in Stazione Centrale. Non ha una casacca di riconoscimento, non ha orari e giorni prestabiliti, ma c’è, da volontaria, gratuitamente, da anni al fianco di chi ha perso tutto. Nina, anche se tutti qui la chiamano Ina, essendo una clochard riesce a intercettare con profonda consapevolezza i bisogni di chi vive la strada, spesso aiutandoli a fare il passo decisivo per uscire dalla loro condizione. Una condizione che negli anni, tra un lavoretto e qualche sfortuna l’ha vista andare e tornare in questa “casa a cielo aperto”. Comunque Nina c’è, orgogliosa di fare volontariato in un posto difficile, da ultima tra gli ultimi.
Savino, il volontario riparatutto
Riparare “cose” per riparare le relazioni umane. Savino è un volontario “Restarter”, un semplice cittadino che durante i Restart Party, feste itineranti, gratuite, aperte alla cittadinanza, aiuta i milanesi ad aggiustare i loro oggetti diffondendo la Cultura dell’auto-riparazione come nuovo (o riscoperto) modello di sostenibilità ambientale. E tramite il “provarci insieme” Savino promuove anche un qualcosa che supera la mera riparazione: il capire che solo la cooperazione e la condivisione di saperi, mettendo in comune momenti, luoghi e occasioni di incontro, potrà curare gli individualismi della nostra Città.
Matteo, il volontario-speaker
Incontriamo Matteo, volontario di un’Associazione di Promozione Sociale che si chiama Shareradio. La sua attività di volontariato è quantomeno particolare: avviene grazie a un microfono, a un paio di cuffie, una connessione internet e a quattro ruote motorizzate. Sì, perché lui, con altri tre amici ha inventato Radio Macchina, la prima trasmissione web-radiofonica, fatta da volontari, che si prefigge di “girare Milano” e raccontare dall’abitacolo il bello della Città dando voce a chi spesso non ce l’ha. Qui sotto una breve intervista audio. Buon ascolto.
Questa rubrica è inserita all’interno del calendario “Volontariato, tempo per la città”, progetto di valorizzazione del volontariato milanese che abbiamo pensato e creato in occasione dei nostri 20 anni di attività.