Incontri letterari – Inaugurazione stagione Abboccaperta 24-25
Da settembre a dicembre Teatro Caverna tornerà con Abboccaperta 24-25, la rassegna di Teatro e Cultura, con tante novità per tutte le età tra laboratori, spettacoli ed eventi.
Per inaugurare la stagione, dal 12 al 15 settembre presso lo Spazio Caverna, verranno organizzati quattro incontri letterari, con presentazioni di libri e talk con gli autori.
Di seguito il programma:
12.09 ore 20.45 | Nelle tracce del lupo di Davide Sapienza e Lorenzo Pavolini
Ispirato al podcast di RaiPlay Sound realizzato dai due autori nel 2022, questo libro è un viaggio che racconta l’origine del rapporto tra lupi e uomini, ma anche come ritrovare quello spirito selvatico che vive in noi. Attraverso viaggi, testimonianze, riflessioni filosofiche e letterarie, il Lupo diventa simbolo e, nell’attualità, capro espiatorio di polemiche sulle conseguenze del suo ritorno, che rivelano disagi profondi della società contemporanea e l’incapacità di ritrovare il senso più profondo del rapporto con la natura e le sue regole, che ci riguardano da vicino. Un cammino letterario nelle tracce di un animale che ci svela l’importanza del legame profondo con la Terra.
13.09 ore 20.45 | Ingordigia di Gigi Riva
Chi era davvero Bochicchio, “il broker dei vip” che in dieci anni ha truffato per 500 milioni molti volti celebri del Bel Paese? Bello, carismatico, colto, sposato con Arianna Iacomelli, seconda al concorso di Miss Italia 1990, una vita spesa nel jet set tra Roma, Londra e i paradisi fiscali del Pianeta. Con il suo indiscutibile fascino ha raggirato imprenditori ambasciatori, alti funzionari di stato e ha tradito amici carissimi.
14.09 ore 20.45 | La solitudine del sovversivo di Marco Bechis e Cile 1973 - Il golpe contro Allende nelle tavole di «Punto Final» di Marco Bechis e Alfredo Chiappori, a cura di Sara Chiappori
Buenos Aires, 19 aprile 1977. All'uscita della scuola dove studia, Marco Bechis viene sequestrato da un gruppo di militari in borghese. Ha vent'anni. Il racconto della sua tragica avventura esistenziale inizia qui, ma ha radici lontane. Con scrittura veloce e inesorabile, Bechis ci trascina nei giorni e nelle notti della sua infanzia e della sua adolescenza vissute tra l'Italia e l'Argentina della dittatura militare, fin quando lui, ragazzo di buona famiglia cosmopolita, si avvicina al movimento di opposizione dei Montoneros e finisce in un carcere clandestino. I genitori, dopo vari tentativi disperati, ottengono la sua scarcerazione e così ritorna in Italia da uomo libero. Ma per molti altri compagni la sorte non è la stessa. Durante tutta la sua vita da sopravvissuto, Bechis si sente un usurpatore, un traditore. Finché, scrivendo La solitudine del sovversivo, capisce di essere una vittima.
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Cile 1973, il golpe guidato da Pinochet abbatte il governo di Salvador Allende. Il colpo di stato e la sofferenza causata dalla dolorosa fine di Allende e del sogno democratico cileno ebbero un’eco molto forte non solo in Sud America, ma in tutto il mondo e in special modo in Italia. A Lecco, Alfredo Chiappori, fumettista e illustratore disegna venti tavole per denunciare le responsabilità di ciò che era accaduto in Cile. Le intitola provocatoriamente Punto final e non si limita a un’accusa superficiale, ma fa i nomi dei mandanti, oltre che degli esecutori, con una chiarezza e una lucidità encomiabili. Sedici tavole e un’illustrazione dedicata vennero pubblicate sul numero di “linus” di novembre 1973. Nello stesso periodo Marco Bechis si era trasferito con la famiglia in Italia. Due testimonianze dirette, seppur molto diverse, dialogano tra loro a distanza di cinquant’anni dagli eventi, dando vita a un racconto diverso e nuovo di quello che accadde in Cile e dei riflessi sociali e politici che quell’evento ebbe su un’intera generazione.
15.09 ore 19:30 | L’ordine apparente delle cose di Lara Fremder
Per la guida turistica Rachele Zwillig, a Gerusalemme ogni cosa è al proprio posto solo per necessità e la santità del luogo - illuminata da una luce immaginaria - va cercata altrove, nei suoi luoghi nascosti. Rachele - che si porta dietro il fantasma della madre, un fratello misterioso e un padre assente - ama bere Gin Tonic durante Shabbat, non vuole essere definita ebrea e, per sopravvivere, inventa storie che spaccia come reali non solo alle comitive di turisti ma anche a sé stessa. Sparse nel cassetto della credenza fra vecchie posate, elastici, tappi e ricevute di pagamento ci sono cinque fotografie che racchiudono la storia della sua famiglia, del suo disagio e del suo dolore. Fra quelle immagini ce n'è una sfocata con una casa circondata da un giardino incolto, una sedia rovesciata e una donna davanti alla porta d'ingresso che guarda verso l'obiettivo. Una freccia rossa, marcata con forza, la indica con l'iniziale T. Quella foto nasconde una storia, un segreto e una possibilità di pacificazione.
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