Tornare alla natura dopo un anno di scrivania? si può grazie al progetto Pasturs
Con l’edizione 2025, Pasturs compie 10 anni!
Tanti enti territoriali e parchi continuano a sostenere il Progetto, dando un chiaro segnale che la convivenza fra attività umane e grandi predatori non solo è possibile, ma anche necessaria!
Insieme alla Cooperativa Eliante, promotrice del progetto, si cercano circa 50 volontari che, dopo selezione e formazione, si trasferiranno qualche settimana in alpeggio per affiancare gli allevatori nelle loro attività quotidiane di gestione e protezione del bestiame nella stagione estiva.
Nato sulle Orobie bergamasche dove i volontari delle precedenti edizioni continuando autonomamente il proprio percorso di affiancamento volontario agli allevatori, il progetto nel 2025 si svilupperà in Trentino e in Val d’Aosta.
Obiettivo di Pasturs è promuovere un dialogo costruttivo tra realtà solitamente distanti tra loro, il mondo dell’allevamento e il mondo dell’ambientalismo e della protezione della natura: far avvicinare i due mondi riduce le difficoltà e argina i conflitti. Un’attività che parte dall’ascolto dei soggetti interessati, gli allevatori principalmente, e propone soluzioni costruite insieme e non calate dall’alto. Fin dall’inizio di Pasturs e insieme ai partner del progetto, lavoriamo tenendo conto delle culture locali e di come queste ultime si pongono rispetto ai fenomeni come quello della presenza dei predatori.
Protagonisti del progetto Pasturs, oltra agli allevatori, sono i volontari selezionati (tra i 18 e i 45 anni), che vivono per un periodo (due settimane o una settimana a scelta) in alpeggio con gli allevatori per aiutarli ad adottare misure efficaci di protezione di mandrie e greggi, quali ad esempio la sorveglianza diretta, l’utilizzo di cani da protezione del bestiame, l’installazione di recinzioni elettrificate mobili.
I volontari svolgono anche un importante ruolo nell’ottica di uno sviluppo turistico sostenibile: interfacciandosi con i numerosi turisti e fruitori della zona, raccontano il progetto e sensibilizzano a un comportamento corretto in montagna, rispettoso del lavoro e dei pascoli in quota, e dell’ambiente naturale del territorio.
La biodiversità delle montagne è infatti ricca di specie di fauna e flora di notevole importanza, tra queste anche il lupo, che vive sul territorio da ormai diversi anni. Questo predatore ricopre una componente preziosa della nostra storia e cultura e un ruolo importante negli ecosistemi in cui è presente, ad esempio nel contenimento di alcune specie che in sua assenza proliferano eccessivamente, compromettendo habitat e paesaggi: proprio per questo motivo questa specie gode tuttora di tutela a livello europeo e italiano.
Pasturs mostra concretamente come sia possibile creare un circolo virtuoso che da una parte riduce il rischio di estinzione di specie protette che garantiscono l’equilibrio ecologico della fauna alpina e dall’altra migliora la qualità del lavoro di chi sulle Alpi da decenni porta avanti la propria attività zootecnica, spesso con effetti benefici sulla stessa biodiversità.
COME PARTECIPARE?
Per partecipare al progetto è necessario accedere al sito di progetto www.pasturs.org compilando il modulo di candidatura nella sezione iscriviti entro e non oltre il 13 aprile.
Per ulteriori informazioni: