A.O.B. Onlus arriva anche all’Ospedale di San Giovanni Bianco
Si estende anche all’Ospedale di San Giovanni Bianco il sostegno all’ASST Papa Giovanni XXIII da parte dell’Associazione Oncologica Bergamasca A.O.B. Onlus che dal 1999 a Bergamo offre risposte concrete ai bisogni dei malati oncologici, facilitandone il percorso di cura e migliorando la loro qualità della vita.
In particolare l’associazione ha scelto di destinare 50 mila euro a favore della Medicina interna del polo ospedaliero dell’Ospedale di San Giovanni Bianco – che si occupa anche del paziente oncologico, secondo gli stessi percorsi terapeutici condivisi con gli specialisti dell’Ospedale di Bergamo – per l’acquisto di poltrone per la somministrazione della chemioterapia, di nuovi sistemi di monitoraggio dei parametri vitali e un nuovo ecografo.
“La Medicina interna dell’Ospedale di San Giovanni Bianco è tra i reparti dove si è maggiormente concentrato il nostro lavoro di valorizzazione del presidio della Valle Brembana con l’intento di venire incontro alle esigenze reali dei pazienti di quell’area – ha commentato Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII – A San Giovanni Bianco è prevista la crescita dei posti letto dell’area medica, con l’attivazione di 10 posti letto di degenza ordinaria e altri 4 per i pazienti subacuti, secondo il progetto fortemente voluto anche da Regione Lombardia”.
A trainare l’attività di A.O.B. all’Ospedale di San Giovanni Bianco sarà Domenico Giupponi, medico di base molto conosciuto in Val Brembana, oggi volontario dell’associazione.
“Sono molto felice che la nostra associazione riesca ad allargare il suo raggio di azione all’Ospedale di San Giovanni Bianco – ha sottolineato Maurizio Radici, Presidente di A.O.B. Onlus – Per noi è prioritario contribuire a migliorare la qualità della vita dei malati oncologici: in questo modo i pazienti della Val Brembana possono evitare di affrontare il viaggio fino in città e ricevere le cure in un ambiente confortevole, accogliente e dotato di strumenti innovativi, più vicino a casa. Auspichiamo che si facciano avanti nuovi volontari ma anche nuovi soci della Valle, al fine di incrementare tipologia e qualità dei servizi offerti”.