In partenza il ciclo di incontri “Confini e sconfinamenti”
I confini possono essere subiti quando pensati come recinti, barriere, muri invalicabili. Quando immaginati a tutela di identità. Perché, in questo caso, gli sconfinamenti generano primariamente paura, avversità, necessità di individuare un nemico dal quale difendersi. Ma i confini possono anche essere occasione per sconfinare, per incontrare altro e altri, per avvicinarsi a sguardi inediti sulla realtà, per generare vita nuova.
Sabato 15 febbraio 2020 alle 20.45, Torre de’ Roveri (Via Papa Giovanni XXIII 45/a) ospiterà la prima serata del ciclo di incontri “Confini e sconfinamenti”, organizzato da ACLI Bergamo, Comunità San Fermo, Associazione Gruppo Liberamente, Cooperativa Aeper, Fondazione Don Primo Bonassi e dalle Parrocchie di Mapello, Ambivere e Valtrighe. Il titolo della serata è “Accogliere profughi è possibile” e durante l’incontro sarà presentata l’esperienza della famiglia Calò, grazie al racconto di Nicoletta Ferrari e Antonio Silvio Calò.
L’incontro sarà preceduto da un “apericena dal mondo”, in programma alle 19.30. Il costo di partecipazione è di €10 e il ricavato andrà a sostegno di progettualità sociali. La prenotazione è obbligatoria entro lunedì 10 febbraio, scrivendo a marcocaraglio@aeper.it o telefonando al 348.0745450.