“Dove Bisogna Stare”: proiezione del film con Medici Senza Frontiere
A due mesi dalla sua uscita in oltre 30 città in tutta Italia con grande successo di pubblico, “Dove Bisogna Stare”il film-documentario sulla società civile che accoglie, arriva anche a Bergamo dove sarà proiettato martedì 19 marzoil Cinema Conca Verdealla presenza Andrea Ciocca, bergamasco, ingegnere e operatore umanitario di MSFche ha lavorato come capoprogetto in diversi contesti di emergenza tra cui Iraq, Afghanistan, Ucraina, per citarne alcuni.
“Dove Bisogna Stare”, diretto da Daniele Gaglianone scritto con Stefano Collizzolli, prodotto da ZaLab in collaborazione con Medici Senza Frontiere (MSF), segue quattro donne italiane che hanno deciso di impegnarsi spontaneamente e gratuitamente nella cura e nell’accoglienza di persone migranti. Georgia, ventiseienne, faceva la segretaria. Un giorno stava andando a comprarsi le scarpe; ha trovato di fronte alla stazione della sua città, Como, un accampamento improvvisato con un centinaio di migranti: era la frontiera svizzera che si era chiusa. Ha pensato di fermarsi a dare una mano. Poi ha pensato di spendere una settimana delle sue ferie per dare una mano un po’ più sostanziosa. È ancora lì. Lorena, una psicoterapeuta in pensione a Pordenone; Elena, che lavora a Bussoleno e vive ad Oulx, fra i monti dell’alta Valsusa, e Jessica, studentessa a Cosenza, sono persone molto diverse; sono di età differenti, e vengono da mondi differenti. A tutte però è successa la stessa cosa: si sono trovate di fronte, concretamente, a una situazione di marginalità e di esclusione e non si sono voltate dall’altra parte. Sono rimaste lì, dove sentivano che bisognava stare.
“Dove Bisogna Stare”, non racconta l’immigrazione dal punto di vista di chi sceglie di partire o è costretto a farlo: “È innanzitutto un film su di noi, sulla nostra capacità di confrontarci con il mondo e di condividerne il destino” afferma il regista Daniele Gaglianone, che si è messo in ascolto dei volontari e delle volontarie della società civile impegnati a costruire un’Italia che accoglie. “In un periodo in cui chi opera per salvare le vite di persone costrette a fuggire dalla guerra e dalla miseria subisce forti pressioni e chiari episodi di criminalizzazione, questo documentario vuole cambiare la narrazione dominante sulla percezione che hanno gli italiani sulla presenza di persone migranti nel nostro Paese” dichiara Claudia Lodesani, medico infettivologo e presidente di MSF in Italia.
Sono almeno 10.000 le persone in Italia, in prevalenza richiedenti asilo e rifugiati, che vivono senza un tetto, cibo sufficiente e un adeguato accesso alle cure mediche, come denunciato da MSF nel rapporto “Fuori campo”,frutto di un lavoro di monitoraggio compiuto nel 2016 e nel 2017 in circa 50 insediamenti informali in tutta Italia.
MSF lavora in Italia dal 2002 con diversi progetti di assistenza sanitaria e psicologica a migranti, rifugiati e richiedenti asilo. A RomaMSF gestisce un centro di riabilitazione per i sopravvissuti a tortura e per le vittime di trattamenti crudeli e degradanti. A Torino, nelle palazzine dell’ Ex Moi, e Palermo, nel quartiere Ballarò, MSF promuove l’accesso di rifugiati e migranti al servizio sanitario nazionale, superando le barriere linguistiche e amministrative.
“Dove bisogna stare” è stato realizzato con il sostegno di Medici Senza Frontiere e Piemonte Doc Film Fund – fondo regionale per il documentario – Piemonte Film Commission.