Guida pratica per l’accoglienza degli autori di reato: presentazione del vademecum
Per scontare una pena non esiste solo la detenzione: negli ultimi anni anche sul territorio della provincia di Bergamo abbiamo assistito ad una crescita del ricorso a misure alternative al carcere. Misure che spesso si traducono in esperienze di volontariato, riconosciute come riabilitative e allo stesso tempo educative e di inserimento nella comunità. Di conseguenza è cresciuta anche la ricerca di enti ed associazioni disponibili ad accogliere le persone sottoposte a provvedimenti di natura giudiziaria per un periodo più o meno lungo, affinché possano portare a termine il proprio percorso riparativo.
Il CSV di Bergamo, attraverso i progetti Pit Stop e Gioco di squadra 2 con capofila il Comune di Bergamo, ha mappato sul territorio della provincia 484 enti che tra il 2014 e il 2020 hanno accolto autori di reato. Tra questi il 30% sono Comuni, il 27% associazioni e il 23% parrocchie. Presenti in forma minore anche le cooperative sociali (12%), le strutture sanitarie residenziali (5%), le scuole (2%) e altri soggetti (1%). I soggetti ospitanti sono equamente distribuiti all’interno dei diversi Ambiti territoriali, con una presenza più marcata nell’Ambito di Bergamo (16%) e un picco più basso nell’Ambito di Dalmine (7%).
In sei anni 452 delle realtà mappate hanno accolto persone in messa alla prova, altre 149 hanno ospitato lavori di pubblica utilità come conversione pena e 17 hanno inserito al proprio interno persone per l’affidamento in prova al servizio sociale.
Sono numeri che danno la misura di come il ricorso a questi istituti giuridici sia sempre più diffuso e che chiedono ad associazioni ed enti di essere pronti ad accogliere sia adulti che minori in situazioni di fragilità, che si avvicinano al volontariato non per scelta ma per “obbligo”. Un richiamo che porta il volontariato a riscoprire la propria vocazione originaria di soggetto che promuove inclusione sociale e riconoscimento della dignità di ogni uomo. un volontariato che deve però essere capace di accogliere queste persone e di gestire il loro inserimento con cautela e competenza, rispettando norme, procedure, dispositivi.
Per aiutare associazioni ed enti ad accogliere gli autori di reato, CSV ha quindi realizzato una “Guida pratica per l’accoglienza degli autori di reato“: un vademecum composto da diverse schede ognuna delle quali dedicata ad una specifica misura alternativa alla detenzione. La guida contiene una descrizione semplice e comprensibile dei principali dispositivi incontrati dall’associazionismo e mette a disposizione suggerimenti, strumenti operativi, consigli utili per superare dubbi e difficoltà.
La “Guida pratica per l’accoglienza degli autori di reato” verrà presentata giovedì 28 gennaio 2021 alle ore 17.00 online sulla piattaforma Zoom: per partecipare è necessario iscriversi compilando l’apposito form disponibile cliccando qui. Durante l’incontro interverranno:
- Oscar Bianchi, presidente CSV Bergamo;
- Marcella Messina, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Bergamo e presidente dell’Assemblea dei Sindaci;
- Lucia Manenti, direttrice ULEPE (Ufficio Locale Esecuzione Penale Esterna);
- Valentina Vielmi, agente di rete penale minorile Ambito di Bergamo.
CSV Bergamo presenterà poi la “Guida pratica per l’accoglienza degli autori di reato“.