“Il viaggiatore” va in scena dentro al Festival In necessità virtù
Per la prima volta In Necessità Virtù varca i cancelli della Casa circondariale di Bergamo. E lo fa dedicando uno dei quattro percorsi su cui verte l’edizione 2018 – Forme d’arte al limite – a questo tema. In Necessità Virtù è il festival che, attraverso percorsi ed eventi artistici di varia natura prova a raccontare ed indagare le condizioni di fragilità e necessità. È promosso dal Centro di Servizio per il Volontariato (CSV) di Bergamo, la Cooperativa sociale Il Pugno Aperto e dall’associazione Sguazzi Onlus. Il festival ha il supporto di numerose realtà istituzionali pubbliche, scuole ed organizzazioni del Terzo settore bergamasco.
Il progetto “Sulla soglia”, come è intitolato il percorso, svolto in collaborazione con l’Ospedale Papa Giovanni XXIII e appunto il carcere di Bergamo, valorizza la parola scritta, la narrazione, il racconto autobiografico come strumenti d’incontro, condivisione e cura. Attraverso un laboratorio di scrittura, il festival offre un’occasione di confronto fra detenuti, agenti, volontari, operatori, medici attorno al tema della soglia e il linguaggio della narrazione. Il percorso prevede la pubblicazione di un’edizione straordinaria della rivistaSpazi(), la cui redazione è costituita da detenuti, due reading teatrali dedicati, e uno spettacolo di teatro con i detenuti del laboratorio annuale condotto da Teatro del Piroscafo.
COME PRENOTARSI
Non è semplice portare in scena uno spettacolo in un luogo chiuso come quello del carcere. Pertanto, per poter assistere alla rappresentazione di venerdì 7 dicembre, ore 10.00, presso l’auditorium della Casa circondariale di via Gleno, occorre iscriversi online entro il 5 novembre, specificando i propri dati compilando l’apposito modulo.
UN LABORATORIO LUNGO UN ANNO
Lo spettacolo è il risultato del laboratorio teatrale rivolto a un gruppo di detenuti della Casa circondariale di Bergamo, tenuto da Walter Tiraboschi e Gianluca Belotti del Teatro Piroscafo di Sarnico. Nel maggio scorso è stato replicato per sei volte, davanti a gruppi di studenti di diverse scuole superiori della provincia, lasciando spazio, al termine di ogni replica, ad un confronto tra spettatori, detenuti e operatori del carcere. “Il viaggiatore” è la metafora del viaggio, per evocare la realtà carceraria, che spesso è rappresentata, nelle sue tante problematiche, anche dalla inevitabilità di una convivenza forzata che rende difficile il riuscire a preservare una propria, serena, individualità. Il linguaggio teatrale, lo stile, utilizzato è vario, tendenzialmente leggero, con spunti poetici alternati a momenti comici.
MUSICHE DI LORENZO MONGUZZI
Colonna portante dello spettacolo sono i testi di alcune canzoni di Lorenzo Monguzzi, cantautore, ex voce dei Mercati di Liquore, già sul palco a fianco di Marco Paolini. Dai suoi testi il gruppo è partito nella costruzione dello spettacolo. Per In Necessità Virtù in scena ci sarà anche lo stesso Monguzzi, che canterà, accompagnandosi con la chitarra, alcune canzoni.
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