“La gentilezza ti contagia. Appunti per sostenere la partecipazione nelle comunità”: una pubblicazione curata da CSV Bergamo
La pandemia è stata, ed è tuttora, un’esperienza trasformativa: tanto per il volontariato organizzato, che si è trovato a fare i conti con le proprie fragilità e con alcuni limiti figli della sua storia più recente (basti pensare alla iper-settorializzazione degli ambiti di intervento o al rapporto spesso ancillare nei confronti delle Istituzioni); quanto per quello dell’informalità e della prossimità, spesso considerato di minor valore, ma che in questi mesi si è dimostrato parte della cultura più radicata e profonda delle nostre comunità, innervate di senso innato di solidarietà e di istinto naturale alla cooperazione.
È anche a partire da queste considerazioni che CSV ha scelto di raccontare, attraverso la pubblicazione “La gentilezza ti contagia. Appunti per sostenere la partecipazione nelle comunità”, la ricerca #lagentilezzaticontagia, realizzata da CSV Bergamo con la collaborazione dell’Università degli Studi di Bergamo tra aprile 2020 e aprile 2021. Sono almeno due gli ordini di ragioni che danno valore a questo percorso, il cui fine ultimo era quello di rinnovare chiavi di lettura, rigenerare coesione, attivare nuovi scambi e meticciamenti tra forme diverse di prosocialità e solidarietà.
Innanzitutto essa presenta un approccio metodologico innovativo, quello della mappatura partecipativa, che si è dimostrato non solo flessibile e rimodulabile, in grado di consentire un’interazione gruppale nonostante l’impossibilità di incontrarsi e confrontarsi di persona, ma soprattutto che ha saputo attivare e coinvolgere persone diverse per appartenenza, competenza, culture professionali, creando luoghi di reale scambio, promuovendo riconoscimento, sostenendo la co-produzione di apprendimenti. Un metodo quindi replicabile in contesti e su ambiti tematici diversi, interessante proprio per la sua capacità di integrare un esito finale concreto (la mappa) con un processo cooperativo, i cui outcome sono apprezzabili almeno quanto la mappa stessa.
In secondo luogo, da questa esperienza di ricerca, per quanto limitata e circostanziata, è possibile trarre riflessioni più generali, capaci di offrire nuove chiavi di lettura e prospettive di lavoro attorno ai temi che il percorso ha messo in evidenza come tracce salienti di una possibile ri-generazione della solidarietà dentro le comunità. Apprendimenti e ipotesi utili non solo a chi si occupa direttamente di promozione del volontariato, ma a chiunque (amministratori, operatori sociali, volontari, educatori, semplici cittadini) sia interessato alla tessitura di quei legami che costituiscono il substrato di ogni comunità.
Ed è proprio per questo che, accanto ad un approfondimento sul metodo di lavoro e al racconto del percorso di ricerca, la pubblicazione propone i contributi di quattro testimoni privilegiati, osservatori e studiosi di dinamiche sociali e di comunità, che hanno sviluppato alcune riflessioni a partire dagli esiti più interessanti della ricerca. Non tanto per commentarli, quanto per coglierne scenari nuovi, tracciare direttrici di pensiero e di lavoro, tradurre le piccole storie incontrate durante il percorso in storie universali, capaci di superare i contesti che le hanno generate per parlare a tutti coloro che in esse si possono riconoscere. Con Ivo Lizzola abbiamo affrontato la sfida dello sconfinamento e del superamento dei perimetri, che interroga chi si trova ad intraprendere nuovi percorsi, individuali e organizzativi; Elena Marta ci ha ricordato come il futuro del volontariato sia strettamente connesso con l’incontro con le diverse forme di solidarietà interpretate dalle nuove generazioni; Paolo Pezzana ha proposto una riflessione sulla necessità, oggi, di costruire territori contributivi e capacitanti, attivando processi istituenti che allarghino i confini dell’inclusione sociale e della partecipazione; infine Stefano Laffi ha sottolineato l’importanza della riscoperta del valore dell’informare, del comunicare e dell’esprimere come condizione per trovare equilibrio in una nuova quotidianità.
Si tratta di quattro proposte, intrecciate e interconnesse, che ci interrogano con forza, stimolandoci a ripensare e rinnovare le nostre ipotesi e le nostre progettualità, per promuovere territori nei quali i valori e le pratiche del volontariato continuino a rappresentare il legame primario delle comunità.
La pubblicazione in forma cartacea è disponibile presso gli uffici di CSV. Potete richiederne una copia scrivendo a cultura.bergamo@csvlombardia.it.