La Porta compie 40 anni
Il primo marzo del 1979, presso lo studio del notaio Maria Franca Nosari, un gruppo di cittadini e cittadine bergamasche, designati da un’assemblea di una sessantina di persone riunitasi presso la Comunità di San Fermo al termine di un percorso di confronto, costituiva l’associazione La Porta centro studi e documentazione.
Significativa e di alto livello la prima iniziativa: viene chiamato padre Ernesto Balducci a tenere il 9 maggio, presso la Chiesa di San Giorgio, la conferenza inaugurale su “La Chiesa e il mondo dal Concilio ad oggi”. Dieci anni dopo, per volontà dei fondatori Giovanni e Virginia Serughetti, nasce la Fondazione Serughetti – Centro Studi e Documentazione La Porta, che si affianca all’associazione dandole continuità, struttura e risorse.
Quarant’anni dopo, la Porta c’è ancora. Due numeri danno l’idea dell’attività dell’associazione: 2.612 incontri, grandi e piccoli. Una bella cifra: 65,3 all’anno, più di uno alla settimana, estate e feste comandate comprese, per un totale di 2.429 relatori e relatrici.
L’associazione ha scelto di festeggiare questo importante traguardo insieme a tutta la città, lunedì 20 maggio alle 20.30 all’Auditorio di Piazza della Libertà a Bergamo, regalando la visione del film “1945” di Feren Torok.
IL FILM
In un afoso giorno di agosto del 1945, mentre gli abitanti di un villaggio ungherese si preparano per il matrimonio del figlio del vicario, un treno lascia alla stazione due ebrei ortodossi, uno giovane e l’altro più anziano. Sotto lo sguardo vigile delle truppe occupazioniste sovietiche i due scaricano dal convoglio due casse misteriose e si avviano lentamente verso il paese. Il precario equilibrio che la guerra appena terminata ha lasciato sembra ora minacciato dall’arrivo dei due ebrei. In tutta la comunità si diffondono rapidamente la paura e il sospetto che i tradimenti, le omissioni e i furti, commessi e sepolti durante gli anni di conflitto, possano tornare a galla.
Paese: Ungheria
Anno: 2017
Durata: 91′
Con: Péter Rudolf, Eszter Nagy-Kalozy, Bence Tasnádi, Tamás Szabó Kimmel, Dóra Sztarenki