Lascio in eredità me stesso alla terra: martedì 4 maggio 2021 ore 18.00 la presentazione del progetto e della pubblicazione
A partire da luglio 2020 quarantasette volontari appartenenti ad altrettante associazioni bergamasche, invitati da CSV insieme a Patrimonio di Storie, hanno preso parte ad un percorso di narrazione costruito intorno al patrimonio artistico, per provare a dare una risposta ai tragici eventi della primavera 2020 durante i quali sono venuti a mancare per Covid-19 numerosissimi volontari, animatori di comunità e tessitori di capitale sociale. In quei giorni la forza e la fragilità del volontariato si sono fatte sentire di pari passo. Da un lato cittadini di ogni età e genere hanno offerto un contributo inestimabile per uscire dalla prima fase dell’emergenza, dall’altro le organizzazioni più tradizionali e più storiche hanno attraversato momenti di estrema difficoltà. Dopo tutto questo, il volontariato di domani non potrà più essere quello che conoscevamo ma il suo futuro va costruito partendo da quel patrimonio di esperienze, competenze, apprendimenti e relazioni che il mondo della solidarietà e della cittadinanza attiva bergamasca ha saputo costruire in tanti anni di attività.
Lascio in eredità me stesso alla terra vuole essere un primo passo in questa direzione, attraverso un linguaggio universale, comprensibile a tutti, concreto e al tempo stesso evocativo, come quello della bellezza. Il progetto ha raccolto una collezione di 47 narrazioni di volontari che hanno raccontato la loro esperienza, costruendo così un repertorio di storie da promuovere come patrimonio del volontariato bergamasco. Attraverso l’incontro fecondo con luoghi e opere d’arte i volontari hanno affrontato un percorso di ascolto emotivo e riflessione sulle proprie esperienze di volontariato e di vita associativa, che ha permesso loro di condividere sguardi, sensazioni, conoscenze. Sette gruppi, ognuno formato da volontari appartenenti ad altrettante associazioni e riuniti per area tematica (disabilità e salute mentale, ambiente, sanità e malattia, terza età, stranieri e migranti, povertà e fragilità, cultura e diritti), hanno intrecciato i propri vissuti a sette luoghi del patrimonio: la rotonda di San Tomè e la chiesa di San Giorgio ad Almenno San Salvatore e Almenno San Bartolomeo, la Basilica di San Martino e il Museo d’Arte Sacra ad Alzano Lombardo, la Cappella Suardi a Trescore Balneario, la Chiesa della Conversione di san Paolo e il Monastero benedettino di San Paolo d’Argon, Palazzo Moroni a Bergamo, le sculture contemporanee diffuse in diversi luoghi nel centro della città di Bergamo, la Chiesa della Resurrezione al Pitturello di Torre de’ Roveri.
Le narrazioni e l’esperienza vissuta sono stati raccolti in una pubblicazione edita da Masso delle Fate che verrà presentata martedì 4 maggio 2021 alle ore 18.00 in diretta streaming sul canale YouTube di CSV Bergamo e sul sito degli Stati Generali del Volontariato Bergamasco (www.sgvb2021.org) perché diventi occasione di riflessione comune. Durante la presentazione interverranno Oscar Bianchi, presidente del CSV di Bergamo, Maria Grazia Panigada, co-fondatrice di Patrimonio di Storie e curatrice del percorso, Pietro Clemente, già professore di Antropologia culturale e presidente onorario di Simbdea (Società Italiana per la Museografia e i Beni Demo-Etno-Antropologici) insieme a due volontari e ad una delle realtà che hanno ospitato il progetto. La partecipazione all’incontro è libera, ma è gradita l’iscrizione compilando l’apposito modulo disponibile cliccando qui.