“Non recidere, forbice, quel volto” Laboratorio di rielaborazione del dolore e condivisione della memoria
Non recidere, forbice, quel volto,
solo nella memoria che si sfolla,
non far del grande suo viso in ascolto
la mia nebbia di sempre.
Da Occasioni di E. Montale
Parte dalla poesia di Montale la proposta laboratoriale di rielaborazione del dolore e condivisione della memoria dei Servizi Educativi di GaMeC in collaborazione con i Mediatori umanistici della Caritas Bergamasca e con L’Assessorato verde pubblico, edilizia residenziale pubblica, affari generali, educazione alla cittadinanza, pace, legalità e trasparenza, pari opportunità del Comune di Bergamo.
Nel corso di questi mesi di pandemia, che hanno colpito così profondamente la nostra collettività è emersa la necessità che qualcuno si facesse carico della rielaborazione dei lutti, della solitudine davanti alla morte dei familiari, ma anche della condivisione e dei racconti di chi, nelle strutture sanitarie, nelle comunità e nelle residenze per anziani, ha accompagnato fino agli ultimi istanti queste persone. Chi c’era, per professione e impegno, e chi non poteva esserci, per restrizioni sanitarie. Due voci e due universi, entrambi feriti e sofferenti, che possono trovare nel confronto e nella condivisione una strada di rigenerazione.
Da questa esigenza sono nati i laboratori proposti da GaMeC con Caritas Bergamasca e Comune di Bergamo, che usano il linguaggio della mediazione linguistica, dove la relazione tra le persone è indispensabile poiché solo in presenza del volto dell’altro è possibile riconoscere e accogliere dolore, solitudine, desideri, memorie, storie, e dare vita a un “laboratorio di memoria generativa” che si completa con un percorso progettato degli educatori museali della GAMeC per dare forma visibile attraverso gesti e azioni, al “peso” che è stato affrontato.
La proposta, gratuita, è strutturata in tre incontri, due con i mediatori umanistici e uno con l’educatrice museale della GAMeC, attraverso i quali i partecipanti possano sperimentare l’ascolto profondo di ciò che l’isolamento non ha permesso di condividere.
Gli appuntamenti:
7, 14 e 21 ottobre, dalle 18:00 alle 20:00, presso GaMeC
Prenotazione obbligatoria.