Percorso storico-artistico nel campo di prigionia
“La violenza azzera l’identità, la creatività la libera”
L’ANPI Provinciale e le ACLI Provinciali di Bergamo da tempo collaborano e promuovono iniziative legate all’anniversario delle Liberazione e sostengono che il 25 aprile non dovrebbe essere solo il momento della commemorazione e del ricordo dei partigiani che hanno combattuto per ridare all’Italia dignità, libertà e pace, ma anche quel momento dell’anno in cui riaffermare con forza dove affondano le radici del nostro stare insieme. Di fronte alle sfide e alle crisi del tempo presente, lo spirito del 25 aprile deve infondere e guidare le nostre azioni quotidiane, ogni giorno dell’anno.
Anche quest’anno si è voluto dare voce ad iniziative “nuove” nelle forme e nei linguaggi di celebrazione della memoria, per allargare ad un pubblico più ampio questa ricorrenza così significativa. Quest’anno tra le tante proposte presenti sul territorio c’è anche quella di raccontare la storia del Campo di Prigionia n°62 della Grumellina proprio all’interno della struttura, in collaborazione con Quid+. L’evento, che si svolgerà sabato 13 aprile 2019, prevede dalle 9.00 alle 10.00 una presentazione seguita dall’apertura del percorso storico e artistico. Dalle 10.30 alle 13.00 ci sarà la possibilità di visitare liberamente la struttura.
Il Campo di Prigionia n°62 della Grumellina venne istituito dal Ministero della Guerra attorno al maggio del 1941 nella località di Grumello al Piano, a cavallo tra Bergamo e Lallio. Questo luogo aveva un’importanza strategica dal punto di vista logistico, determinata anche dalle sue dimensioni: poteva contenere, infatti, 3000 prigionieri di guerra, limite che fu quasi certamente superato come attestato da diverse documentazioni. I primi internati del campo furono soprattutto slavi e vi giunsero a seguito della campagna nell’aprile 1941, che vide l’aggressione della Jugoslavia da parte di Italia e Germania.