Volontariato e disabilità
L’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1995 ha definito la Qualità della Vita come «La percezione dell’individuo della propria posizione nella vita nel contesto dei sistemi culturali e dei valori di riferimento nei quali è inserito e in relazione ai propri obiettivi, aspettative, standard e interessi» (WHOQOL, The World healt organization quality of life assessment, 1995).
Per quanto riguarda nello specifico, le persone con disabilità alcuni studiosi suggerirono fin da subito che il miglioramento della Qualità della Vita doveva essere correlato alla riduzione nella discrepanza tra le necessità della persona che sono soddisfatte e quelle che non lo sono. Parlare di qualità della vita per le persone con disabilità significa quindi lavorare per garantire loro gli stessi diritti di tutte le altre persone al fine di consentirne il pieno sviluppo individuale: autonomia, benessere fisico casa, lavoro, partecipazione alla vita comunitaria.
Quale ruolo può giocare il volontariato per il raggiungimento di una piena qualità della vita per le persone con disabilità? Quali azioni può mettere in campo e come può sollecitare la comunità locale a essere davvero impegnata in questa direzione andando al di là della mera erogazione di servizi?
Ne parleremo lunedì 4 aprile dalle 18.00 alle 19.30 in diretta streaming sul canale YouTube di CSV Bergamo insieme a Luigi Croce, medico neuropsichiatra e docente di Pedagogia all’Università Cattolica di Brescia, e Giovanni Merlo, direttore di Ledha. Durante l’incontro porterà la sua testimonianza anche Giorgio Bonfanti, volontario e operatore della cooperativa sociale Why Not, persona con disabilità. L’incontro è organizzato in collaborazione con CBI – Coordinamento Bergamasco per l’Inclusione APS.
La partecipazione all’incontro è libera, ma è gradita l’iscrizione compilando l’apposito modulo disponibile cliccando qui.