Caro sindaco parliamo di biblioteche: la nostra recensione
Titolo: Caro sindaco parliamo di biblioteche
Autore: Antonella Agnoli
Editore: Editrice Bibliografica
Anno edizione: 2011
La difesa delle biblioteche pubbliche, argomentata e motivata in modo semplice e puntuale in questo agile libretto.
L’autrice Antonella Agnoli fa parte del CdA dell’Istituzione Biblioteche di Bologna. Ha diretto la biblioteca di Spinea (Venezia) e concepito la biblioteca San Giovanni di Pesano. Lavora con architetti ed enti locali per la progettazione di spazi e servizi e per la formazione del personale e ha scritto numerosi saggi sul tema delle biblioteche e della lettura come “carburante” per la cultura.
L’autrice sostiene che la biblioteca rappresenta una risorsa anche in tempo di crisi e può contribuire significativamente alla crescita della città in quanto rafforza i legami sociali, sviluppa benessere, previene il disagio.
La moltiplicazione degli accessi individuali all’informazione resa possibile da internet non ha fatto scomparire la necessità di luoghi fisici di formazione e di consultazione, di incontro e di confronto, come sono appunto le biblioteche. La rete permette l’accesso a una quantità incomparabile di informazioni, ma queste informazioni possono essere distrutte facilmente o manipolate per ragioni commerciali o interessi politici, inoltre all’aumento della disponibilità di contenuti non corrisponde una parallela crescita della capacità di comprensione degli stessi.
In un tempo come quello che viviamo in cui tutto è fluido e mutevole e in cui siamo bombardati continuamente e in ogni luogo da informazioni di ogni tipo, abbiamo sempre più bisogno di punti di riferimento: le biblioteche possono rappresentare una garanzia di continuità tra il passato e il futuro. Ancora, le biblioteche sono necessarie in quanto luogo di confronto democratico: una biblioteca arricchisce il tessuto democratico rendendo possibile ad ognuno di informarsi e formarsi nel confronto con gli altri.
In tempi in cui bisogna fare i conti con i tagli di bilancio occorre ripensare il ruolo della biblioteca e cercare forme di organizzazione e finanziamento differenti “offrendo servizi convergenti di varia natura che rispondano alle esigenze informative di tutti. Non solo libri, non solo accesso ai supporti informatici, ma offerte differenziate che possono andare dal corso di taglio e cucito alla location per organizzare un matrimonio o una festa di compleanno, dalle consulenze gratuite di esperti a sportelli per iscrivere i propri figli al corso di nuoto o alla mensa scolastica. Ciò che conta è che la biblioteca sviluppi i suoi servizi in base ai bisogni del contesto geografico e sociale”.
(a cura di Anna Iannelli, Redazione CSV Brescia)