Fare intercultura in laboratorio: la nostra recensione
Titolo: Fare intercultura in laboratorio
Autore: Pasquale D’Andretta
Editore: Emi
Anno edizione: 2006
Il volume fa parte della collana “Interculturarsi” curata dal CEM (Centro Educazione alla Mondialità – CSAM Brescia) che, attraverso proposte operative intende conseguire obiettivi pedagogici, metodologici, antropologici, etici e politici sulle tematiche dell’intercultura.
Il testo in esame è frutto dell’esperienza di laboratorio svolto dall’autore come formatore con gruppi di adulti e di adolescenti sul terreno dell’educazione interculturale.
Intercultura significa relazione, scambio, arricchimento reciproco, per quanto faticoso, complesso e conflittuale esso possa rivelarsi. E il laboratorio, spostando l’attenzione sempre più dalla dimensione del “che cosa si dice” a quella del “come”, propone suggerimenti finalizzati ai processi di crescita delle persone.
I percorsi di formazione comportano conoscenze teoriche (sapere), competenze relazionali e comunicative (saper essere), abilità pratiche (saper fare).
Il terreno in cui maturano le occasioni di apprendimento è la vita di gruppo dove esercitare il coinvolgimento attivo dei partecipanti, la condivisione dei vissuti (sensazioni, impressioni, emozioni), la ristrutturazione cognitiva dei concetti e degli apprendimenti.
I laboratori in oggetto sono stati promossi da organismi di cooperazione allo sviluppo, da associazioni di volontariato e di promozione sociale con l’obiettivo di accrescere le competenze degli operatori interculturali, ma anche di “educare alle differenze” vivendole, gestendole, valorizzandole.
Il punto di partenza è quindi il riconoscimento delle differenze in tutte le loro molteplici articolazioni (es. genere, età, abilità). Queste differenze si presentano su più piani: fra le culture delle popolazioni e dei gruppi umani (es. lingua, religione), fra le persone dentro i gruppi umani dentro la stessa persona.
Il volume, dopo una parte introduttiva su finalità, obiettivi e caratteristiche di un laboratorio esperienziale, affronta una serie di temi come l’uguaglianza e la diversità, l’identità, l’ascolto, l’incontro, i pregiudizi.
Per concludere propone alcuni avvertimenti relativamente al setting (ambiente, tempistica), alla composizione, gestione e monitoraggio del gruppo nel compito e nella relazione.
I diversi capitoli risultano ugualmente strutturati secondo gli stessi criteri.
Gli aspetti teorici introduttivi sono sinteticamente trattati e rappresentati poi in schemi riassuntivi e sono accompagnati da schede di lavoro: brevi testi di lettura con questionari (fiabe, poesie, citazioni) ed esempi di attività (giochi, teatro).
D’Andretta in questo libro riesce a costruire un discorso scorrevole e concreto suscitando curiosità e voglia di approfondimento. A questo provvede una ricca e articolata bibliografia.
(a cura di Giuseppina Calzolari Redazione CSV Brescia)