Quando ritornerò: la nostra recensione
Titolo: Quando ritornerò
Autore: Balzano Marco
Editore: Einaudi
Edizione: 2021
I 2/3 dei migranti del pianeta sono donne perchè la parte più ricca degli abitanti è anche la più vecchia che necessita di persone cui affidare il peso delle cure di anziani, bambini, malati.
Il romanzo di cui propongo la lettura è una storia di migrazione femminile che tende a ricostruire il mondo di provenienza di queste donne (nel presente caso la Romania), le ragioni della loro partenza, la vita condotta nel paese d’arrivo (Milano), il peso della gestione di persone spesso colpite da malattie pesanti.
Tante ricerche e tante storie hanno affrontato queste tematiche in cui le donne, partite per guadagnare al fine di sistemare la casa nel loro paese, ma soprattutto per far studiare i figli nelle scuole migliori, vivono di privazioni, promettono invano di tornare presto. Tuttavia in questo romanzo l’autore, come indica nella nota finale, pone la sua attenzione sulle persone che le badanti lasciano a casa: paradossalmente per andare a curare altre persone affidano i loro figli a mariti spesso latitanti, a parenti non sempre in grado di svolgere i compiti loro assegnati o addirittura ad apposite comunità.
Così da un lato c’è la narrazione della dura vita lavorativa-esistenziale di colei che parte per svolgere mansioni al di sotto delle sue competenze e che viene colpita dal cosiddetto “mal d’Italia”, una sindrome depressiva psicofisica,e da crescenti sensi di colpa.
Dall’altro c’è la narrazione delle reazioni dei figli, i cosiddetti “orfani bianchi”, che si sentono abbandonati, sovraccaricati di responsabilità, sempre più ostili ed esigenti verso madri di cui non capiscono né apprezzano i sacrifici : invece di gratitudine provano rancore, diventano ribelli.
Il romanzo, che dà voce a tre personaggi di fantasia, è frutto di interviste a badanti reali, di inchieste sociologiche, di incontro con funzionari di associazioni che affrontano queste problematiche, ma ci offre anche l’occasione di confrontarci con le nostre esperienze di tale fenomeno.
a cura di Giuseppina Calzolari (Redazione CSV Brescia)