Un anno terribile: la nostra recensione
Titolo: Un anno terribile
Autore: John Fante
Editore: Fazi Editore
Edizione: 2001
Questa volta una proposta di lettura diversa dal solito: lo scrittore italoamericano John Fante (1909/1983) .
Nei suoi romanzi riversa la sua condizione di figlio di immigrati italiani che, nei primi decenni del ‘900, lasciarono un paesino dell’Abruzzo (Torricella Peligna) per cercare lavoro e un futuro negli stati Uniti dove si trovarono a vivere la crisi degli anni ’30.
Attingendo dalla sua stessa esistenza, difficile e turbo lenta , lo scrittore esordisce nel 1938 con “Aspetta primavera , Bandini “. Il protagonista, il quattordicenne Arturo, è l’immagine speculare di J.Fante e della sua famiglia, povera e cattolica, in cui si evidenzia il contrasto fra immigrati di prima e di seconda generazione.
Gli stessi temi (rapporto di un adolescente con gli adulti e in particolare col padre, povertà, discriminazione) ritornano nel breve romanzo postumo “Un anno terribile” (1985) nel quale il quasi diciottenne Dominic Molise è uno sradicato che vive il contrasto fra il sogno americano(successo), la fiducia nelle proprie risorse (abilità nei lanci nel baseball) e l’atteggiamento degli adulti immigrati , delusi nelle loro aspirazioni (lavoro, benessere).
In tutta la sua produzione Fante ci propone personaggi costretti a confrontarsi con realtà e mentalità diverse, che sognano di emergere e riscattarsi, ma che esprimono anche le difficoltà di vivere a metà strada fra due culture.
Con uno stile realistico, non primo di umorismo, e una scrittura scorrevole Fante ci induce a riflettere sulla realtà odierna dell’Europa e del nostro paese in particolare. La multietnicità sta infatti assumendo rilevanza nella configurazione storico-sociale contemporanea, anche negli stati che finora non avevano mostrato interesse per il problema. L’Italia, un tempo terra di emarginazione, si trova ad accogliere stranieri spinti per ragioni diverse a fuggire dalla propria terra, obbligati a costruire una propria identità in una differente cultura di approdo. Le difficoltà valgono anche per il paese ospitante che si scontra con tradizioni e mentalità che rendono problematica l’integrazione.
Per tutto questo fate conoscere lo scrittore John Fante ai vostri figli adolescenti!
(a cura di Giuseppina Calzolari Redazione CSV Brescia)