Vite sbarrate: la nostra recensione
Titolo: Vite sbarrate
Autore: Roberto Zoli intervista Don Dario Ciani e Michele Leoni
Editore: Foschi editore
Anno: 2012
Il sottotitolo del libro recita” dialogo sul carcere fra un prete e un giudice”,
il libro è nato infatti dall’incontro reale di Michele Leoni, giudice e presidente di sezione al tribunale di Bologna, don Dario Ciani, cappellano del carcere di Forlì, e Roberto Zoli, giornalista professionista e ha per tema la carcerazione in Italia.
Il testo e i temi che affronta gettano una luce su una realtà poco conosciuta dalla società civile; attraverso la testimonianza dell’esperienza di chi parla, si può provare a capire cosa significa essere detenuti oggi in Italia, in una situazione spesso caratterizzata da profonde carenze, da sovraffollamento e ghettizzazione nella totale promiscuità delle persone.
Si affronta il tema della giustizia, rilevandone le mancanze e i ritardi, e si pone l’accento sulla responsabilità dello Stato nel creare e garantire le condizioni organizzative che consentano di applicare la legge. La nostra Costituzione all’art.27 comma 3 recita “le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”.
Non c’è dubbio che in una società civile vadano istituite delle regole e che chi le infrange, debba subirne le conseguenze, anche la reclusione se occorre; reclusione significa privazione della libertà, tutto il resto, isolamento, spersonalizzazione, calca, promiscuità, cattive condizioni igieniche, non ha giustificazione.
Viene anche condivisa l’importanza di una visione umana di chi è recluso: si condanna la colpa ma non si deve condannare la dignità dell’uomo, che deve essere impegno delle Istituzioni civili salvaguardare. Il modo in cui si affrontano i problemi, anche quello del carcere e dell’umanità che ospita, dà la misura della civiltà di una nazione: si cita l’esperienza di altri paesi in cui si è dimostrato che raggiungere l’obiettivo del reinserimento è più probabile con trattamenti umani anziché con modalità repressive e punitive.
(a cura di Anna Maria Iannelli, redazione CSV Brescia)